Cinema: per fine anno metà degli schermi europei saranno digitalizzati. La Russia primeggia

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La nuova tecnologia di proiezione ha raggiunto sinora il 29% delle sale europee, spinta soprattutto dalla corsa al 3D che ha caratterizzato gli ultimi due anni.

Europa


TV 3D

Figures and facts: questo è stato il menù della mattinata del 30 giugno per i corsisti del ‘DigiTraining Plus: European Cinemas Experiencing New Technologies (Helsinki e Tallinn, 29 giugno – 3 luglio 2011). Un’iniziativa è supportata dal Programma MEDIA dell’Unione Europea e dal Governo Italiano. (Leggi Articolo Key4biz)

Elisabetta Brunella, Segretario Generale di MEDIA Salles, ha commentato i risultati che emergono dalle più recenti rilevazioni e che costituiranno la base del rapporto sulla digitalizzazione in Europa che sarà realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo nei prossimi mesi.

“Nel 2004 – ha detto il DG – quando MEDIA Salles ha iniziato a proporre questo corso di formazione, in tutta Europa c’erano 30 schermi digitali. All’inizio del 2011 sono diventati 10346”.

La nuova tecnologia di proiezione ha raggiunto sinora il 29% delle sale europee, spinta soprattutto dalla corsa al 3D che ha caratterizzato gli ultimi due anni.

La proiezione stereoscopica è infatti disponibile nell’81% degli schermi digitali, con punte del 99,5% in paesi come la Russia, cioè soprattutto quelli in cui la digitalizzazione è iniziata relativamente tardi.

Negli ultimi mesi, invece, gli incrementi maggiori si registrano dove le grandi catene di esercizio hanno fatto la scelta della digitalizzazione al 100%.

Sulla base di questi dati, secondo le previsioni di MEDIA Salles, la soglia del 50% di schermi europei digitalizzati dovrebbe essere raggiunta tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012.

La sfida resta aperta per l’altra metà del parco sale europeo: quali sono i modelli economici che possono consentire la transizione al digitale per tutti gli schermi?

Alla domanda sullo sviluppo della digitalizzazione verranno date, durante il corso, risposte da voci diverse: intermediari come AAM e XDC/FTT, che interverrà oggi, istituzioni pubbliche, come la Commissione Europea, e organizzazioni di esercenti, come la britannica DFP e l’olandese NVB.

Nella continuazione della giornata si sono avvicendati John Graham e David Monk, in rappresentanza di EDCF, partner del corso e Mélodie Hoppenot, di Smartjog, che illustrerà come i cinema possano affrancarsi dal supporto fisico per l’approvvigionamento dei film: non più pesanti pellicole, ma neanche il più il maneggevole hard disk.

Nel pomeriggio di ieri previsti l’intervento di Elise Brandt, promotrice di un blog sulla pratica quotidiana delle tecnologie digitali seguitissimo da tutti i tecnici dei cinema finlandesi, e la presentazione di Giovanni Dolci sulle modalità di finanziamento della migrazione digitale attraverso il Virtual Print Fee “all’europea”.

E a proposito di “migrazioni”, il corso si è spostato in serata sull’altra sponda del Baltico: arrivederci a Tallinn!

Per maggiori informazioni:

Programma dell’evento