Digital divide: analisi sui diversi modelli di intervento. In Emilia-Romagna, Lepida realizzerà la dorsale wireless Piacenza-Rimini

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Analizzati anche i casi della Provincia di Trento e Toscana.

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Lepida

Non “un” modello, ma tanti possibili modelli, purché efficaci. E’ questo il senso dell’ampia riflessione fatta da esperti provenienti dalle istituzioni nel corso del convegno “Tecnologie wireless nella lotta al divario digitale“. Il convegno, organizzato in collaborazione con Lepida si è tenuto in maggio a Sasso Marconi, dal Comune, insieme a Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Fondazione Marconi, nell’ambito dei “Radio Days“, la manifestazione che da diversi anni richiama esperti di TLC per fare il punto sugli sviluppi della ricerca e soprattutto dei problemi della diffusione delle nuove tecnologie.

 

Rispetto al tema del divario digitale, si intrecciano diversi aspetti: da un lato l’innalzamento della soglia “quantitativa” di banda e dall’altro le soluzioni adottabili nelle zone “a fallimento di mercato” per incentivare gli operatori o per sostituirsi a loro quando assenti, da parte del settore pubblico, per assicurare quello che sempre più si delinea come un diritto per tutti i cittadini.

 

Il caso della Provincia di Trento può essere considerato emblematico, a causa della situazione orografica e della distribuzione della popolazione e anche la sua soluzione “di successo”. Indubbiamente la Provincia di Trento ha utilizzato una quantità di risorse economiche superiore alla media nazionale, ma anche il risultato della copertura di 215 comuni su 223 con connessione wireless, talmente fitta da coprire pure dei rifugi montani in alta quota, è di grande valore.

Operativamente, la Provincia ha scelto la strada della costituzione di una società in house, Wi-Net, che ha bandito la gara di appalto e ha seguito la realizzazione delle opere.

 

Diversa la procedura adottata in Toscana, dove la Regione gestisce direttamente la partita della lotta al divario digitale e ha adottato nelle aree a fallimento di mercato un modello simile a quello degli aiuti di Stato, secondo le regole e i vincoli previsti dall’Unione Europea e con il criterio della neutralità tecnologica.

 

Il modello adottato in Emilia-Romagna è quello dello sviluppo di infrastrutture mediante una propria società in house Lepida.

Le nuove iniziative presentate dalla Regione Emilia-Romagna sono investimenti per realizzare una dorsale sud wireless da Piacenza a Rimini ed investimenti per portare nuova fibra ottica nelle aree montane rurali.

 

Interessante anche la presentazione di NGI che ha mostrato come sia possibile realizzare un business capace di sostenersi e di divenire reddittivo concentrandosi nelle aree in digital divide, totalizzando 96,558 utenti mediante oltre 436 stazioni radio-base capaci di servire 3434 comuni distribuiti nel nord Italia.