eSecurity: gli USA nuovamente sotto scacco. Questa volta è toccato al sito della CIA

di Raffaella Natale |

Il governo minimizza l’accaduto ma le minacce crescono e coinvolgono sempre più spesso i consumatori. Citigroup ha rivelato che sono stati 360 mila i clienti coinvolti nel cyber-attack.

Stati Uniti


Cyberattack

Gli Stati Uniti subiscono un nuovo attentato dal cyberspace. Il sito internet della CIA (Central Intelligence Agency) non è più accessibile da ieri sera. Un gruppo di hacker, noti col nome di Lulz Security, ha rivendicato il ‘colpo’ attraverso Twitter intorno alle 18.00, ora locale. Da allora risulta impossibile collegarsi sulla homepage.  

“Verificheremo queste informazioni“, ha dichiarato il portavoce dell’Agenzia.

 

Non è la prima volta che i pirati di Lulz Security si mettono all’opera. La settimana scorsa sono riusciti a penetrare i sistemi online del Senato e a mettere in rete documenti contenenti informazioni sensibili (Leggi Articolo Key4biz). E sono sempre loro i responsabili del violento attacco a Sony e alla Tv pubblica PBS (Leggi Articolo Key4biz).

 

Gli esperti informatici stanno cercando di minimizzare l’accaduto, spiegando che si tratta di un gruppo di hacker in cerca di notorietà ma che non è in grado di creare reali danni ai sistemi informatici. C’è da crederci?

 

Tutto quello che vogliono è dire ‘guardate come siamo bravi’. Cercano di creare imbarazzo, dimostrando che possono attentare alla sicurezza”, ha commentato Jeffrey Carr, autore del saggio “Inside Cyber Warfare: Mapping the Cyber Underworld“.

Nel caso dell’attacco alla CIA, ha spiegato ancora Carr, i pirati, violando il sito pubblico dell’Agenzia, non hanno avuto modo di accedere ad alcun dato sensibile.

Diversa invece l’operazione di maggio ai danni dell’emittente PBS, quando hanno postato un falso articolo per dire che il rapper Tupac Shakur, assassinato nel 1996, era vivo e si nascondeva in Nuova Zelanda.

 

Niente a che vedere con il tentativo di intrusione nei sistemi del Fondo monetario internazionale (Leggi Articolo Key4biz), rivelato questo finesettimana, né con quello del mese scorso a Lockheed Martin, il principale fornitore d’armi degli Stati Uniti (Leggi Articolo Key4biz).

In questi due casi non c’è stato il minimo sospetto che si potesse trattare del gruppo di Lulz Security, visto che era un attacco altamente sofisticato che ha dimostrato ancora una volta le difficoltà degli Usa di fronte alla crescente minaccia del pericolo provenienti dalla rete.

 

A farne le spese sono spesso i consumatori, com’è stato per l’attacco alla banca Citigroup che, secondo le ultime stime, avrebbe coinvolto ben 360 mila clienti, il doppio rispetto alle prime informazioni circolate. (Leggi Articolo Key4biz)

Citigroup, la terza banca americana, l’8 giugno ha ammesso d’essere stata vittima di un cyber-attack che ha determinato il furto dei dati personali di una grossa parte dei propri clienti.