Facebook: il riconoscimento facciale esteso a livello globale, tra le polemiche

di Alessandra Talarico |

La funzione rileva il volto di una persona in una foto e suggerisce agli amici di taggarla, ma modifica arbitrariamente le impostazioni sulla privacy. In allerta il Gruppo Ue 'Articolo 29': 'possibili violazioni della privacy.

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Facebook ha attivato anche in Europa e a livello globale, la funzionalità di ‘riconoscimento facciale’, introdotta lo scorso anno sul mercato americano. Secondo la società Sophos, per abilitare la funzione, la società ha spinto ancora una volta oltre i confini della privacy, dal momento che impostazioni configurate dagli utenti sono state modificate automaticamente.

La funzione rileva il volto di una persona già taggata e quando si inserisce una nuova foto ne suggerisce il nome. Quello che suscita un po’ di perplessità è che Facebook non da la possibilità agli utenti di evitare di venire taggati: l’unica cosa che si può fare è di rimuovere il tag da un’immagine dopo che qualcuno lo ha apposto.

Per questo, ‘Tag Suggestion’ è già finita nel mirino del gruppo Article 29 Data Protection Working Party, composto dai rappresentanti delle autorità nazionali di protezione dei dati personali, dal GEPD (Garante europeo della protezione dei dati) e da un rappresentante della Commissione europea. Il gruppo vuole capire se vi sia una qualche violazione delle leggi sulla privacy.

“I tag sulle foto dovrebbero comparire solo col consenso delle persone e la funzione non dovrebbe essere attivata di default. Il tagging automatico porta con sè molti rischi per gli utenti”, ha spiegato un rappresentante del  gruppo Articolo 29.

 

In risposta alle lamentele su questi temi, la società ha spiegato che forse sì, ci sarebbe stato bisogno “di più chiarezza nel processo di roll-out, quando il servizio è diventato disponibile a livello globale”.

“Abbiamo lanciato la funzione Tag Suggestions – continua il post – per aiutare le persone ad aggiungere tag dei loro amici nelle foto, una cosa fatta abitualmente oltre 100 milioni di volte ogni giorno. I suggerimenti vengono fatti solo quando qualcuno aggiunge nuove foto e si riferiscono solo agli amici. Se per qualsiasi motivo, qualcuno non vuole che il suo nome compaia nei suggerimenti, può disabilitare la funzione dalle impostazioni sulla privacy”.

Per modificare le importazioni relative al riconoscimento facciale, bisogna andare nelle impostazioni sulla privacy, poi cliccare su ‘personalizza impostazioni’ e, nella sezione ‘elementi condivisi dagli altri’ e da qui disabilitare la funzione ‘Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io – Quando assomiglio a una persona nelle foto, suggerisci di taggarmi’.

 

Certo, non è la prima volta che Facebook  viene investita dalle critiche per aver modificato arbitrariamente le impostazioni sulla privacy degli utenti. Il fondatore del social network – Mark Zuckerberg – si è sempre giustificato affermando che la maggior parte degli utenti altrimenti non avrebbe sperimentato a pieno le funzioni messe a disposizione da Facebook.
Ma gli esperti in materia di privacy e molti utenti non sono d’accordo: preferirebbero, infatti, che la società chiedesse il consenso prima di coinvolgere tutti indistintamente nei nuovi prodotti, piuttosto che costringerli poi a provvedere per disabilitare le nuove funzioni.

 

All’inizio di quest’anno, Sophos ha scritto una lettera aperta a Facebook chiedendo, tra le altre cose di introdurre la ‘privacy by default’: non ci dovrebbe essere, insomma, condivisione delle informazioni senza il consenso esplicito degli utenti.