Digital Agenda: l’Etno e i decisori Ue e internazionali ad Atene per la 6a conferenza internazionale EETT

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Il 2 e 3 giugno il regolatore ellenico riunirà rappresentanti delle istituzioni e dell'industria per discutere i progressi e le sfide dell’agenda digitale europea in un momento di massima allerta per il paese.

Unione Europea


OTE

L’ETNO, l’associazione degli operatori telecom europei, parteciperà il 2 e 3 giugno ad Atene alla sesta conferenza internazionale del regolatore greco EETT, per discutere i progressi e le sfide dell’agenda digitale europea alla presenza di decisori europei ed internazionali.
Alla conferenza prenderanno parte, tra gli altri, Leonidas Kanellos (Presidente EETT), Dimitris Reppas (Ministro greco delle Infrastrutture trasporti e network), mentre si attende ancora la conferma della presenza del primo ministro greco George Papandreou. Tra gli interventi previsti nel programma, quello di Chris Fonteijn (Chairman del BEREC), Julius Genachowski, (Chairman della FCC), J.S, Sarma (Chaiman Telecom Regulatory Authority of India) ed Enzo Savarese (Commissario dell’Agcom).

Per l’industria saranno presenti, tra gli altri, Luigi Gambardella (Presidente di ETNO), Chris Holden (Presidente del Fiber to the Home Council Europe), Zacarias Piperidis (COO OTE Group); Nassos Zarkalis (CEO Wind Hellas), Labis Tagmatarhis (CEO Hellenic Radio and Television), Stefanos Loukakos (CEO Google Hellas).

 

La Grecia si trova in una fase intensa di riforme, sia del diritto del lavoro che del sistema regolamentare, con l’obiettivo di attuare l’ambizioso programma di privatizzazioni che prevede anche la vendita della restante quota dell’ex monopolista delle Tlc, OTE, delle Poste, della banca Hellenic Postbank e dei due maggiori porti del Paese, quello del Pireo e quello di Salonicco. Un piano da 6 miliardi di dollari volto a ridurre il deficit 2011 al 7,5% e a coprire il buco da 6,5 miliardi nei conti 2011.

Deutsche Telekom, che già controlla circa il 30% di OTE – leader del mercato in tutta l’area balcanica – ha fatto sapere di essere disponibile a rilevare dal governo greco un altro 10% della società, e anche oltre se ci saranno le condizioni giuste. Atene controlla ancora il 16% dell’ex monopolista.

Il gruppo tedesco ha già svalutato di 900 milioni di euro il suo investimento iniziale in OTE, pari a 3,8 miliardi di euro. (a.t.)