Proprietà intellettuale: la Ue avvia Piano d’azione. Misure più stringenti contro contraffazione e pirateria

di Raffaella Natale |

L’Europarlamentare Luigi Berlinguer ha espresso soddisfazione per i provvedimenti Ue, ma ha ribadito un secco No a ‘misure criminalizzatrici e inique nei confronti dei singoli utenti della rete’.

Unione Europea


Commissione Europea

La Commissione Ue ha avviato il Piano d’azione per la riforma delle disposizioni riguardanti i diritti di proprietà intellettuale (DPI), tra cui rientrano i diritti di proprietà industriale , il diritti d’autore e i diritti legati al copyright per artisti, produttori ed emittenti.

Negli ultimi anni, sottolinea la Ue in una nota, le nuove tecnologie e, soprattutto, la forte espansione delle attività online, hanno stravolto il contesto in cui operano i DPI. La combinazione in vigore tra normativa europea e nazionale non risponde più alle esigenze attuali e va modernizzata. Per questo oggi la Commissione ha adottato una strategia globale di innovazione del quadro giuridico dei DPI, con l’obiettivo di consentire ad inventori, autori, utenti e consumatori di adeguarsi alle nuove circostanze e di aumentare le opportunità commerciali.

 

Le nuove disposizioni punteranno al giusto equilibrio tra sostegno della creatività e innovazione, sia garantendo riconoscimenti e investimenti agli autori, sia promuovendo il più ampio accesso possibile a beni e servizi tutelati dai DPI.

La soluzione ideale permetterà di creare un vero e proprio valore aggiunto per gli operatori del settore, favorendo gli investimenti nell’innovazione e di conseguenza la crescita e la competitività dell’Ue realizzata nel mercato unico.

I consumatori potranno così accedere più facilmente a un maggior numero di informazioni e contenuti culturali, ad esempio la musica online. Al fine di garantire una copertura globale dei DPI, la strategia racchiude diverse tematiche (dal brevetto necessario a un’impresa per tutelare determinate invenzioni, alla lotta contro gli abusi relativi a tali invenzioni) all’interno di una proposta, anch’essa adottata oggi, che renderà più stringenti gli interventi contro contraffazione e pirateria.

 

Tra i primi risultati concreti di questa strategia globale per i DPI, figurano le attuali proposte per un sistema di licenze più semplice delle opere orfane, che renderà accessibile online un ampio numero di opere culturali, e per un nuovo regolamento volto a intensificare le attività doganali nella lotta contro il commercio di beni che violano i DPI.

 

Il Commissario Ue per il mercato interno, Michel Barnier, ha dichiarato “Per l’economia europea è essenziale che all’interno del mercato unico sia garantito il giusto livello di tutela dei diritti di proprietà intellettuale”.

“Il progresso ha bisogno di nuove idee e conoscenze“, ha aggiunto e “non ci sarà nessun investimento nell’innovazione senza tutela dei relativi diritti. D’altra parte la prosperità di nuovi modelli commerciali e della diversità culturale dipendono dall’accesso ai contenuti culturali, ad esempio alla musica online, da parte di consumatori e utenti. Il nostro obiettivo è trovare un equilibrio tra queste esigenze per un rispetto globale dei DPI e per far sì che il quadro europeo della proprietà intellettuale costituisca una risorsa per imprese e cittadini, stando al passo con l’era digitale e con la concorrenza delle idee di un mondo globalizzato”.

 

Algirdas Šemeta, Commissario Ue per l’unione doganale, ha affermato che “le dogane sono posizionate ai confini del territorio proprio per tutelare i cittadini e il commercio legale. Il loro contributo nella lotta contro la contraffazione e la pirateria è estremamente prezioso. Sono convinto che un solido sistema di diritti di proprietà intellettuale sia essenziale per l’intera economia dell’Ue. L’attuale proposta consentirà alle autorità doganali di garantire una maggiore tutela dei DPI e fronteggiare in maniera più incisiva il commercio di beni che violano i DPI”.

 

Soddisfazione è stata espressa dall’europarlamentare Luigi Berlinguer, Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici, che ha commentato: “Finalmente la Commissione Ue ha varato le proprie proposte in materia di riforma del diritto d’autore. Si tratta di un settore chiave per la crescita e per l’innovazione europea, che è ancora ostaggio di alcune vecchie regole che non permettono il pieno sfruttamento del potenziale creativo ed economico della rete”.

Secondo Berlinguer, “Ora occorre ora lavorare per superare posizioni estremiste e conservatrici, frutto di un approccio ideologico sul diritto d’autore che non permette la formulazione di soluzioni attese da anni”.

Il Parlamento Ue, ha detto ancora l’europarlamentare, si è espresso più volte per la tutela e la promozione del settore culturale e creativo e contro la criminalizzazione degli utenti della rete.

“Ci si concentri ora sui provvedimenti più necessari, e non più solo sulle misure coercitive: il superamento della territorialità del diritto d’autore, una nuova e più efficace remunerazione per gli artisti, la tutela della diversità culturale europea, l’apertura di nuove possibilità e offerte legali per gli utenti, un più largo accesso ai contenuti della rete per tutti”.

Berlinguer ha poi fatto riferimento all’e-G8 aperto oggi a Parigi, ricordando che “Il Presidente Sarkozy dedicherà in questi giorni il summit G8 alla governance di internet: sarebbe paradossale che i potenti del mondo, dopo aver predicato un internet libero da censure e ostacoli, instaurino ora misure da molti viste come criminalizzatrici e inique nei confronti dei singoli utenti della rete”.

 

La strategia per i DPI prevede una serie di interventi strategici fondamentali, nel breve e nel lungo termine.

Per quanto riguarda i brevetti, già in aprile la Commissione ha lanciato proposte a favore di una protezione unitaria del brevetto nel quadro della cooperazione rafforzata. Sono inoltre in fase di preparazione proposte relative all’istituzione di un tribunale dei brevetti unificato e specializzato per brevetti europei attuali e futuri con effetto unitario. In tal modo si ridurrebbero considerevolmente spese e tempi legati a controversie legali sui brevetti, oltre a rafforzare la certezza del diritto per i professionisti del settore.

 

Sulle licenze di copyright multi territoriali, mentre il campo di applicazione del copyright è sostanzialmente armonizzato, le licenze dei diritti si concedono ancora a livello nazionale. Nell’ottica di un mercato unico del digitale, le sfide più importanti sono date dall’uniformazione delle licenze di copyright e dalla distribuzione delle entrate. Nel secondo semestre 2011 la Commissione presenterà una proposta di istituzione di un quadro giuridico per una gestione multiterritoriale collettiva efficiente del copyright, in particolare per il settore musicale, che stabilirà inoltre disposizioni comuni per una maggiore trasparenza in materia di governance e distribuzione delle entrate. Inoltre, sempre nella seconda metà del 2011, la Commissione avvierà una consultazione sui numerosi aspetti legati alla divulgazione online di opere audiovisive.

 

Per la Ue è poi fondamentale l’istituzione di biblioteche digitali europee che preservino e divulghino il ricco patrimonio culturale e intellettuale europeo per lo sviluppo dell’economia della conoscenza. In tale senso, la Commissione ha presentato stamani una proposta legislativa che renderà possibile la digitalizzazione e l’accesso online alle cosiddette opere orfane. Al contempo la Commissione s’è detta soddisfatta della conclusione di un protocollo d’intesa tra biblioteche, case editrici, autori e società di gestione collettiva per favorire tipologie di licenze che consentano di digitalizzare e divulgare libri fuori commercio.

 

La Ue ha poi ricordato che contraffazione e la pirateria costituiscono una minaccia crescente per l’economia. Tra il 2005 e il 2009, i casi di beni sospetti di violazioni delle DPI registrati dalle dogane UE è aumentato da 26.704 a 43.572. Nel frattempo nell’industria creativa si stima che nel solo 2008 la pirateria sia costata all’industria europea musicale, cinematografica, televisiva e dei software 10 milioni di euro e oltre 185.000 posti di lavoro. La Commissione sta intensificando il proprio impegno in questo settore. In primo luogo oggi ha presentato un regolamento che rafforzerà il ruolo dell’Osservatorio europeo sulla contraffazione e la pirateria, affidandone la gestione all’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (UAMI). Ciò consentirà all’Osservatorio di beneficiare delle competenze dell’UAMI in materia di proprietà intellettuale e della sua comprovata esperienza in ambito di marchi e disegni. Il regolamento è stato trasmesso per esame al Parlamento europeo e al Consiglio. In secondo luogo, nella primavera 2012 la Commissione proporrà di rivedere la direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. La direttiva dispone misure di diritto civile che assicurano ai titolari dei diritti il rispetto dei loro diritti di proprietà intellettuale, ma che andrebbero adeguate, in particolare alla luce delle sfide specifiche dell’era digitale.

 

 

Per maggiori informazioni:


IPR Strategy della Commissione Ue (Bozza del Testo)