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VimpelCom: le nuove nomine. I manager Wind salgono ai vertici del gruppo russo

Italia


Il gruppo VimpelCom, a un mese dall’acquisizione degli asset telecom di Naguib Sawiris, ha annunciato nuove nomine ai vertici, tra cui quelle di alcuni dirigenti dell’italiana Wind, che rientra nel ‘pacchetto’ acquisito dal conglomerato russo.

Alexander Izosimov lascerà la carica di Ceo il 30 giugno a Jo Lunder, attuale presidente della società russa, che a sua volta sarà sostituito da Augie Fabela.

Ossama Bessada, Ceo di Wind, diventa Group Executive Vice President della Business Unit Europa e Nord America Vimpelcom, mentre Romano Righetti è stato nominato Responsabile degli affari regolamentari, Antitrust e istituzionali di gruppo. Ahmed Abou Doma assume la carica di group executive vice president della Business Unit Asia e Africa; Philip Tohmè, quella di chief technology officer del Gruppo; Gerbrand Nijman, sostituirà Alexey Subbotin nel ruolo di group director investor. Abou Doma, Bessada, Righetti e Tohmè riporteranno direttamente a Khaled Bichara, presidente e group chief operating officer.

 

“Dopo la fusione con Wind Telecom”, ha affermato Izosimov, il Cda Vimpelcom ha creato “una nuova struttura societaria con lo scopo di indirizzare con successo lo sviluppo della nuova dimensione allargata”.

 ‘Con le nuove nomine – ha proseguito Izosimov – Vimpelcom si arricchisce di professionalità ed esperienza adatte alla vasta presenza commerciale e geografica del Gruppo. Siamo certi che il nuovo team manageriale continuerà a guidare Vimpelcom verso un’ulteriore crescita’.

 

L’acquisizione degli asset tlc del tycoon egiziano ha trasformato VimpelCom nel sesto gruppo tlc mondiale con una base di 181 milioni di clienti sparsi in 20 Paesi e con un mercato che va dalle coste occidentali del Mediterraneo a quelle più orientali della federazione russa, per un fatturato potenziale stimato nell’ordine di 22 miliardi di dollari.

 

Tra le priorità del nuovo corso di VimpelCom, Lunder ha indicato l’integrazione con Wind Telecom e il raggiungimento dell’obbiettivo di risparmi sui costi per 2,5 miliardi di dollari. Un compito che potrebbe essere complicato dai dissidi tra i due maggiori azionisti del gruppo: i russi di Alfa e i norvegesi di Telenor.

La tregua siglata dai due gruppi nel 2009 con la creazione di VimpelCom dalla fusione degli asset telecom russi e ucraini, è stata infatti interrotta dall’acquisizione di Wind Telecom per 6,5 miliardi di dollari.

I rappresentanti di Alfa hanno votato a favore dell’accordo, fortemente osteggiato, invece, dai norvegesi che temono di vedere limitata la loro influenza sul controllo del gruppo. Telenor ha confermato di aver intentato un’azione legale contro Altimo, la divisione investimenti di Alfa, accusata di aver deprivato la società dei diritti che le avrebbero consentito di mantenere il 36% dei diritti di voto in VimpelCom. Attualmente, il gruppo norvegese detiene il 25% dei voti, Altimo il 31% e Weather Investments II di Sawiris il 29,6%.

Sawiris conta su Lunder – che ha lavorato sia in Telenor negli anni ’90 che nel predecessore di VimpelCom tra il 2001 e il 2003 – per riportare l’armonia tra gli azionisti.

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