Spettro radio. Neelie Kroes: ‘Bene il voto del Parlamento’. Ora spetta ai governi essere più ambiziosi

di Alessandra Talarico |

Ieri, l'europarlamento ha approvato la proposta della Commissione. Favorevole il giudizio degli operatori riuniti in Etno e Gsma.

Unione Europea


Neelie Kroes

Soddisfazione è stata espressa dal Commissario Ue Neelie Kroes per l’adozione, da parte del Parlamento europeo, della proposta della Commissione sul Radio Spectrum Policy Programme (RSPP). Il testo approvato, presentato dalla Commissione a settembre 2010, mira ad accelerare  la diffusione dei servizi internet mobile a banda larga, attraverso la redistribuzione al settore delle frequenze lasciate libere dal passaggio alla Tv digitale, il cosiddetto ‘dividendo digitale’.

La sua approvazione da parte del Parlamento segna un passo molto importante per l’adozione del programma, che assicurerà alla banda larga mobile le frequenze radio dedicate e ininterrotte necessarie per il decollo dei nuovi servizi, il cui sviluppo rappresenta un importante elemento dell’Agenda digitale Ue, che intende garantire la fornitura di servizi a banda larga basic a tutti i cittadini europei entro il 2013 e di servizi ultrabroadband (di almeno 30Mbps) alla metà della popolazione entro il 2020.

 

Neelie Kroes ha commentato l’adozione del testo da parte del Parlamento sottolineando che si tratta di una passo avanti decisivo per “…creare un mercato unico per le tecnologie e i servizi wireless. Il programma è essenziale per garantire il fondamentale elemento ‘wireless’ necessario per offrire accesso a banda larga ad alta velocità a tutti i cittadini europei. Ora – ha aggiunto – mi aspetto una discussione rapida e costruttiva tra il Parlamento, l’Unione europea e il Consiglio dei ministri in vista dell’adozione definitiva del proposta entro la fine del 2011″.

 

La proposta della Commissione, approvata dai deputati con 615 voti a favore, 26 contrari e 16 astensioni, prevede che gli Stati membri predispongano per il 2013 una copertura con banda a frequenza di 800MHz, per permettere un accesso a uguali condizioni per i servizi internet su cellulare. Gli eurodeputati hanno approvato anche un emendamento per permettere ai governi nazionali di rimandare il raggiungimento di tale obiettivo fino al 2015, nel caso di problemi di coordinamento con le frequenze di paesi terzi e hanno inoltre modificato la proposta originale per chiedere che per il 2015 siano disponibili bande di 1.5GHz e 2.3GHz, e uno spettro radio per il traffico internet su telefonia mobile di almeno 1200MHz per servizi di qualità.

 

L’approvazione del testo è stata accolta con favore anche dalle associazioni degli operatori europei Etno e Gsma, secondo le quali il voto del Parlamento “riafferma che l’apertura di una porzione aggiuntiva di spettro per i servizi mobili è un elemento essenziale per la chiusura del digital divide e per raggiungere gli obiettivi della Digital Agenda”.

Etno e Gsma sostengono in particolare anche l’appello del Parlamento per un’iniziativa di armonizzazione più ambiziosa nel medio termine e per la valutazione, entro gennaio 2015, di ulteriori bande di frequenza che serviranno a migliorare la copertura a banda larga nelle aree remote e rurali e all’interno degli edifici.

 

Gli operatori chiedono ora ai governi nazionali di appoggiare questo approccio e accelerare l’adozione del programma sullo spettro radio prima della fine dell’anno per massimizzare la potenzialità di un settore – quello dei servizi basati sullo spettro radio – che rappresenta il 2-2,5% del PIL europeo, pari a un valore di 250 miliardi di euro. Il settore delle comunicazioni mobili, in particolare dà lavoro a 3,5 milioni di persone, genera entrate fiscali di 130 miliardi l’anno e contribuisce al PIL per 140 miliardi di euro.

 

I ministri Ue si riuniranno per discutere la proposta il 27 maggio.