Mozilla stringe accordo con The Knight Foundation: esperti di tecnologia nelle redazioni per ripensare al giornalismo digitale

di Raffaella Natale |

Al-Jazeera, BBC, The Guardian parteciperanno al progetto che nella prima fase lavorerà alla valorizzazione delle discussioni online.

Mondo


Giornalismo digitale

Il digitale ha profondamente mutato ogni aspetto della nostra vita professionale e personale. L’informazione è uno degli aspetti che ha risentito maggiormente dei cambiamenti in atto, segnando la grande svolta verso internet e il lento abbandono del cartaceo come fonte di notizie.

E’ il trionfo della rete e adesso soprattutto dei tablet e degli eReader che rendono possibile la lettura del giornale sui dispositivi mobili (Leggi Articolo Key4biz).

 

Gli editori stanno cambiando pelle e oggi sposano l’idea, un tempo tanto aborrita, che il web potrebbe risollevare le sorti di questo mercato.

Interessante la nuova partnership tra Mozilla e The Knight Foundation, la fondazione statunitense dedicata al progresso del giornalismo nell’era digitale.

L’obiettivo è quello di dar vita a un progetto triennale legato all’esplorazione delle forme con cui il web aperto innova il giornalismo. Al-Jazeera, BBC, Boston.com, Zeit online e The Guardian hanno aderito all’iniziativa di ospitare esperti di tecnologia all’interno delle loro redazioni per condividere nuove idee e creare strumenti innovativi a beneficio del lavoro dei giornalisti e dell’esperienza dei lettori.

 

La Knight-Mozilla News Technology partnership (MoJo) si articola in 3 momenti: un primo che prevede sfide per trovare soluzioni originali ad alcune tematiche, un secondo che vede il confronto tra le idee elaborate nella prima fase, una selezione delle migliori e la loro realizzazione, e un terzo momento in cui i partecipanti lavoreranno dall’interno delle redazioni per implementare le soluzioni studiate.

 

In questa prima fase sono in corso dibattiti su come reinventare le discussioni online: lo spazio dei commenti sta diventando sempre più frequentato, anche se pur sempre relegato ad essere in fondo alla pagina e visto da pochi, ci si chiede dunque come valorizzare tali contenuti e renderli maggiormente interattivo.

 

Mozilla ha esteso l’invito alla partecipazione non solo a tutti gli sviluppatori ma anche a studenti o a semplici appassionati di tecnologia o di giornalismo a dare il loro contributo.