Comunicare con la luce: dove l’hi-tech italiano vince. Le eccellenze di Alcatel-Lucent a Fotonica 2011

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Le nuove tecnologie delle reti e i risultati delle collaborazioni industria-università al centro della manifestazione internazionale che si svolge a Genova dal 9 all’11 maggio.

Italia


Roberto Castelli

Il futuro della comunicazione corre con la luce e l’Italia si colloca al centro dello sviluppo internazionale delle nuove tecnologie. L’edizione 2011 del convegno Fotonica, in svolgimento a Genova dal 9 all’11 maggio, fornirà un quadro aggiornato di un settore che comprende diverse discipline, dalle comunicazioni all’illuminotecnica, dalla diagnostica medicale alle tecnologie dei sensori per la sicurezza e la protezione ambientale.

La fotonica dà vita ad un’industria che conta in campo nazionale, secondo stime che verranno rese note in occasione della manifestazione, un complesso di 200 aziende produttrici e 15 mila addetti.
A Genova, verranno approfondite le tematiche che ruotano attorno alla cosiddetta “Terabit society” e alle “Smart city”, quali terreni di incontro di tecnologie e applicazioni descritte attraverso i contributi scientifici presentati dai ricercatori di Alcatel-Lucent. Molti di questi sintetizzano i risultati più interessanti della ricerca condotta in Italia sulle nuove reti di comunicazione. Si tratta, per esempio della tecnologia delle reti “WDM PON“, ovvero della possibilità di creare sulle reti ottiche che raggiungono l’utente finale una pluralità di “corsie” su un’unica fibra, sottile come un capello, attraverso la Multiplazione a Divisione di lunghezza d’Onda (WDM, in inglese). Già da tempo disponibile sulle reti di trasporto a lunga distanza, questa tecnologia potrà essere applicata anche alle reti in ambito urbano e, attraverso questa soluzione oggetto tra l’altro della collaborazione con il Politecnico di Milano, sarà possibile migliorare le prestazioni e ridurre i costi delle reti d’accesso di nuova generazione. Altre ricerche presentate a Fotonica 2011 spaziano dai sistemi di controllo delle reti ottiche allo sviluppo delle soluzioni per renderle sempre più sicure.

Casi di eccellenza mondiale sono rappresentati soprattutto dalle telecomunicazioni che vedono la presenza in Italia di importanti aziende del settore, tra cui spicca quella di Alcatel-Lucent, l’azienda con la maggior presenza di ricerca, progettazione e produzione.
In Italia, infatti, ha la sede mondiale la divisione Reti Ottiche, leader internazionale nel settore delle reti di trasporto ottiche. La maggior parte dei circa 800 addetti alla ricerca e sviluppo di Alcatel-Lucent in Italia sono impegnati in queste tecnologie, dai componenti, agli apparati, al software di gestione delle reti, operanti per lo più nel polo di Vimercate, nei pressi di Milano. C’è un laboratorio anche a Genova, sede di Fotonica 2011, la cui presidenza è stata affidata quest’anno ad un esponente di Alcatel-Lucent Italia, Roberto Castelli, a conferma della centralità, anche in campo scientifico, di Alcatel-Lucent nel settore.

“La fotonica – sottolinea Gianluca Baini, presidente e amministratore delegato di Alcatel-Lucent Italia – è una delle cinque aree identificate dalla Commissione Europea come strategiche per lo sviluppo economico e sociale dell’Unione. Alcatel-Lucent è da lunga data il riferimento mondiale nel campo della trasmissione ottica, al cui sviluppo ha contribuito con un impegno scientifico senza pari. Siamo pertanto particolarmente orgogliosi del ruolo centrale rappresentato dall’Italia: nel nostro paese vi è la sede della divisione ottica e stiamo proficuamente collaborando su questi fronti con i più avanzati centri universitari del paese”.

“L’obiettivo – dice ancora Baini – è di rendere più competitiva la nostra ricerca anche attraverso la creazione di un ecosistema che possa avvantaggiare il Paese sotto il profilo del knowhow, della ricerca, della produzione, dello sviluppo di servizi e di applicazioni”.

Gli scenari di sviluppo futuro saranno presentati dai Bell Labs, l’organizzazione di ricerca avanzata di Alcatel-Lucent, “patria” di sette premi Nobel per la fisica, l’ultimo dei quali, nel 2009, attribuito per lo sviluppo dei componenti CCD, che hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo in vari campi delle immagini digitali.

“La presenza di diversi campi tecnologici e applicativi, dalle comunicazioni alla componentistica, alla sensoristica, all’energia è significativa dell’importanza strategica della fotonica ed è espressione delle sinergie che possono essere opportunamente sviluppate, promuovendo le eccellenze italiane in un contesto internazionale, migliorando le relazioni tra industria e accademia, tra pubblico e privato, tra grandi aziende e la catena dei partner e fornitori”, sottolinea Roberto Castelli, responsabile per Alcatel-Lucent Italia dei rapporti con il mondo scientifico e universitario, nonché presidente di Fotonica 2011. “Questa è una grande occasione per il Paese e per l’Europa: un comparto tecnologico e industriale nel quale, grazie alle competenze diffuse e al lavoro sin qui condotto, possiamo confrontarci ad armi pari con le altre grandi aree economiche mondiali”.