Cloud. Italtel sigla accordo con Cordys. Maurizio Tondi: ‘Vantaggi per service provider e aziende pubbliche e private’

di Alessandra Talarico |

L’accordo permette a Italtel di valorizzare le proprie competenze esclusive di rete e di IT e indirizzare aree di mercato sempre più ampie.

Italia


Maurizio Tondi

Italtel, system integrator italiano attivo nello sviluppo e integrazione di prodotti e servizi per reti fisse e mobili di nuova generazione, ha stretto un accordo di partnership nell’ambito delle soluzioni ed applicazioni di cloud computing con Cordys, leader nei servizi avanzati per le imprese.

L’accordo si basa sull’innovativa piattaforma cloud Business Operations Platform di Cordys che offre un modello ‘ibrido’ che consente alle aziende di mantenere un certo numero di dati e applicazioni critiche sui propri server e – come ha spiegato a Key4biz Maurizio Tondi, responsabile Product Unit IT Services&Solutions di Italtel – fuga eventuali reticenze legate all’integrità dei dati stipati in datacenter remoti.

“Il modello ibrido – ha aggiunto Tondi – non rappresenta il solito ‘compromesso all’italiana’, ma unisce i vantaggi del cloud alla necessaria salvaguardia degli aspetti legati alla sicurezza”.

“Tutti gli aspetti legati al tema della sicurezza non vanno trascurati, anche al di là dell’ambito cloud: è essenziale – ha detto ancora Tondi – proteggere anche le infrastrutture fisiche”, cercando di prevenire qualsiasi problema possa mettere a rischio non solo il versante software, ma anche i sistemi di alimentazione degli impianti. Un aspetto cruciale, questo, come testimonia anche il recente caso Aruba e un fattore su cui si fonda l’intera offerta Italtel, che ha fatto della sicurezza integrata una mission, offrendo alle aziende un unico sistema per il controllo degli applicativi, la tracciatura fisica degli accessi alla rete, la videosorveglianza dei sistemi.

 

La piattaforma Cordys, ci ha spiegato ancora Tondi, presenta diversi vantaggi: innanzitutto perchè è un software cloud ‘nativo’, una piattaforma che non ha legacy e si inserisce facilmente nelle infrastrutture degli operatori senza la necessità di stravolgimenti del sistema. Una piattaforma estremamente flessibile, dunque, in grado di accelerare lo sviluppo degli applicativi e dotata di interfacce native che permettono alle aziende, ha sottolineato ancora Tondi, “di salvaguardare gli investimenti pregressi in altre piattaforme e di abbattere i costi, migliorando l’efficienza”.

La piattaforma Cordys – che Italtel userà quale piattaforma abilitante per le proprie soluzioni di rete e i propri servizi in modalità PaaS (Platform as a Service) – è inoltre in grado di ridisegnare tutti i processi di provisioning – come l’attivazione di utenti e servizi di Unified Communication – attraverso l’integrazione dei processi di CRM, Billing, Work Force, Inventory e network configuration.

 

La prima applicazione realizzata congiuntamente da Italtel e Cordys permette ai service provider di fornire funzionalità di Unified Communication in modalità SaaS e prevede l’orchestrazione di tutti i processi di delivery del servizio anche in modalità self-provisioning.

Italtel integrerà la piattaforma col mix di tecnologie proprietarie per “ampliare le aree di mercato e offrire soluzioni integrate di configurazione e self provisioning erogabili anche come servizio in cloud in modalità pay-as-you-go, limitando l’investimento necessario da parte di service provider, Telco operator e imprese”, ha spiegato ancora Tondi, sottolineando che per i service provider il vantaggio principale risiede nella possibilità, cruciale per il business, “di accelerare il time to market di nuovi servizi” mentre le aziende pubbliche e private, “potranno ottenere notevoli risparmi sui costi e avvantaggiarsi dei vantaggi operativi del cloud, senza rinunciare alla sicurezza”.

 

Italtel, player di riferimento per i service provider, permetterà dunque a Cordys di estendere la portata del suo sistema a un portfolio clienti altrimenti difficile da conquistare.

“Cordys Italy ha scelto Italtel come proprio partner di elezione mettendo a disposizione la tecnologia Cordys ‘Business Operations Platform’ per costruire soluzioni di telecomunicazioni avanzate – ha spiegato Paolo Bottura, Country Manager Italia di Cordys – E’ un accordo per noi molto importante, poiché ci consente di sfruttare la tecnologia Cordys al meglio delle sue enormi potenzialità.”

 

Un accordo win-win, dunque, che si inserisce in un mercato in pieno fermento: il cloud permette infatti alle aziende di ripensare i propri modelli di business e i processi produttivi e quelle italiane sembrano pronte a salire sulla nuvola. Secondo una recente indagine condotta da Nextvalue le imprese italiane sono pronte a spendere qualcosa come 660 milioni di euro entro due anni. Sei imprese su 10 hanno in programma investimenti nel settore.