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La britannica Sky sbaraglia i competitor: 10,5 milioni di abbonati grazie all’HD

Gran Bretagna


La pay Tv britannica British Sky Broadcasting (BSkyB) ha chiuso il 1° trimestre del 2011 con un utile netto di 174 milioni di sterline in calo del 39% rispetto ai 286 milioni realizzati nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Il risultato dello scorso anno era però gonfiato dalle entrate derivanti dalla vendita della partecipazione in Itv.

L’utile operativo della piattaforma satellitare inglese ha registrato una crescita del 4,8% in termini tendenziali attestandosi a 261 milioni. Nei primi 3 mesi del 2011 i ricavi hanno compiuto un balzo del 13% passando a 1,65 miliardi contro gli 1,46 miliardi totalizzati nello stesso periodo del 2010.

Nel periodo sotto esame BSkyB, che nel mercato inglese compete con Virgin Media e BT Vision, ha aumentato il numero degli abbonati di 51.000 unità raggiungendo i 10,5 milioni di utenti.

La società è sul punto di essere acquisita dalla holding statunitense dei media News Corp, di proprietà del tycoon Rupert Murdoch che in Italia controlla la pay Tv Sky.

A giugno, la News Corp ha lanciato un’Opa per l’acquisto del 61% del capitale di BSkyB non ancora in suo possesso.

Il gruppo ha offerto 700 sterline per azione valutando BSkyB a 14,56 miliardi. Gli amministratori indipendenti hanno chiesto almeno 800 sterline mentre alcuni analisti ritengono che si potrebbe arrivare a chiedere fino a 900 sterline.

Fidelity Investments, che detiene una quota del 3% nella piattaforma satellitare, ha dichiarato che il giusto valore dell’offerta sarebbe di 950 sterline per azione, con un premio supplementare per l’acquisto totale.

Questo significa che la News Corp dovrebbe pagare circa 3 miliardi di sterline in più dell’attuale offerta, per comprare le rimanenti azioni della pay Tv più importante del mercato britannico.

La transazione ha suscitato però vive polemiche, che hanno spinto – in una mossa senza precedenti – tutti gli editori britannici a unirsi per chiedere al Governo di intervenire e bloccare l’operazione, nell’interesse del pluralismo dell’informazione che verrebbe compromesso dall’eccessivo potere che ricadrebbe in capo a Rupert Murdoch, proprietario di giornali e Tv e quindi in grado di condizionare diversi segmenti del mercato media britannico.

Alla News Corp fanno capo, infatti, una delle sei maggiori major cinematografiche di Hollywood (20th Century Fox), canali televisivi (Fox, National Geographic), quotidiani (The Sun e The Times) e diverse piattaforme satellitari in tutta Europa (come Sky Italia e Sky Deutschland).

Tuttavia dopo un’attenta valutazione del deal proposto dal gruppo statunitense l’Autorità di vigilanza inglese ha deciso di autorizzare l’affare a patto che BSkyB scorpori il canale di informazione continua. Sulla questione si è espressa oggi la società inglese garantendo che “continua a collaborare con le Autorità per sciogliere i nodi normativi” ancora in ballo. Molti esperti inglesi sono convinti che il Ministro della cultura inglese Jeremy Hunt approverà definitivamente il deal tra News Corp e BSkyB nelle prossime settimane.

Lo scorso dicembre la News Corp ha ricevuto anche l’OK della Ue, secondo la quale l’acquisizione “non ostacolerà in maniera significativa la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (SEE) o in una parte sostanziale di esso”.

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