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Cellulari: in Italia scatta la corsa al low-cost

Italia


Gli italiani si rivolgono sempre più al web prima di effettuare un acquisto, per farsi un’idea dei prezzi e confrontare le diverse proposte presenti in rete, in particolare quando si tratta di acquistare un cellulare. Anche se le preferenze sono orientate soprattutto verso le marche principali, da una ricerca dell’osservatorio 7Pixel emerge la crescita dell’interesse nei confronti dei telefonini low-cost, che per la maggior parte offrono anche la possibilità di gestire due schede.

Nokia e Samsung hanno totalizzato in media circa sette ricerche su dieci tra quelle effettuate dagli italiani sui siti per la comparazione prezzi e prodotti Trovaprezzi.it e Shoppydoo.it da gennaio a dicembre 2010.

La rilevazione è stata effettuata su un campione di oltre 7 milioni di ricerche e dall’analisi emerge una situazione in cui circa il 70% delle preferenze del mercato si concentra, ogni mese, su due sole case produttrici: Nokia resta in cima alle preferenze degli italiani per tutto il 2010 con una media del 38,66% nettamente superiore alle altre. Competitor principale la coreana Samsung con una media annuale del 27,83%.
Nokia continua a perdere a terreno – le ricerche relative al marchio diminuiscono nel corso dell’anno dal 42,39% di gennaio al 36,94% di dicembre – penalizzata non tanto dall’incapacità di vincere la battaglia sul singolo modello, in questo caso stravinta dal 5800 Xpress Music rispetto a qualunque altro competitor, bensì dalla incapacità di vincere la battaglia tra “ecosistemi” per smartphone.
Sia Apple sia Google hanno infatti saputo creare e offrire a utenti e a sviluppatori un habitat per smartphone in tutto più completo e performante rispetto a quello di Nokia, in particolare nel campo dello sviluppo delle applicazioni.

Samsung è in seconda posizione con una media annuale del 28,73% e con un vantaggio competitivo che si manifesta nel presidio di tutta la catena del valore della filiera produttiva, dalla componentistica (della quale è fornitrice anche di diretti concorrenti tra i quali Nokia stessa) all’assemblaggio, seguita da LG – terza da gennaio a settembre (5,72% media del periodo) – e da HTC, che grazie ad Android, da ottobre in poi conquista il terzo posto virtuale con il 6,73% delle ricerche ed è protagonista di una dinamica di mercato interessante, anche per il confronto con l’iPhone di Apple e il Blackberry di RIM.

Le sorprese, però, arrivano al quarto e al quinto posto, con Anycool linea indipendente di cellulari low cost con possibilità di dual sim, progettati e costruiti dalla cinese KDI – e CECT, altra cinese produttrice di modelli low-cost.

Anycool inizia il 2010 con il 5,25% di ricerche, più di Apple (3,14%) e di Motorola (2,09%). A marzo raggiunge il 6,40% di preferenze e a maggio è addirittura al terzo posto tra le marche più cercate. Il suo andamento è in discesa poi nei mesi successivi fino a toccare il 2,38% a dicembre, ma resta comunque tra le prime dieci marche.
CECT, invece, in tutto il periodo è presente nella “top ten”e a gennaio è sesta con il 3,74% di ricerche (Apple è settima con il 3,14%). Da luglio in poi è presente nella parte più bassa della classifica e a dicembre ne esce, ma mantiene una media del periodo di 2,83%.
Anycool e CECT hanno scelto di competere con i colossi del settore offrendo alternative dal design accattivante (nel caso di CECT praticamente un “clone” dell’iPhone) differenziandosi su funzioni di nicchia come appunto il dual sim. Il prezzo di questi telefonini non ha concorrenti. Il prodotto di punta di CECT (I9 3G) ad esempio costa mediamente 80 euro. Sui 100 euro, invece, il prezzo medio delle proposte di Anycool.

Caso particolare è poi quello di NGM, azienda con sede in Toscana che modifica e distribuisce cellulari costruiti all’estero, in particolare in Cina. NGM propone dispositivi dual sim rispondenti alle normative europee, tutti i suoi modelli sono coperti da garanzia italiana e si appoggia ad una rete di centri di assistenza convenzionati; questo mix di servizi offerti, grazie anche al design accattivante e ricercato di alcuni modelli, ha fornito un buon riscontro quantitativo nelle vendite online. NGM esordisce nella top ten dei brand in agosto 2010, al nono posto con il 2,30% della quota di mercato, e scala la classifica mese dopo mese fino al quinto posto di novembre e dicembre (peraltro i mesi più performanti per gli acquisti online) quando raggiunge il 4,45% della quota di mercato. Il motore di questo successo natalizio è un modello, il Vanity: progettato per un target femminile (ad esempio presenta uno specchietto nella parte posteriore della scocca) e impreziosito da cristalli Swarovski, il Vanity risulta il quarto modello più popolare di novembre (2,66%) e il quinto di dicembre (2,25%), unico cellulare non touchscreen tra i primi 15 in graduatoria.

Apple si attesta su una media di 3,19% nel periodo considerato con una posizione altalenante, tra il quinto e il settimo posto. Il risultato è da considerare in ogni caso decisamente buono se si pensa che Apple è presente con una sola linea di prodotto con modelli che si competono solo nel segmento degli smartphone di fascia alta. A giugno è stato presentato l’iPhone 4, evoluzione del precedente modello. Ad agosto si nota un incremento della quota di ricerche (4,37%) e l’iPhone 3G scompare dalla classifica dei modelli più popolari.
Performance non proprio brillante per RIM e il suo Blackberry (1,69% da gennaio a maggio), che a giugno esce dalla top ten per ricomparire a novembre e dicembre con il 2,20% circa di ricerche.

Motorola e Sony Ericsson registrano un andamento stabile. La prima a gennaio totalizzava il 2,09% delle ricerche; nel mese di novembre esce dalla classifica per riemergere a dicembre con l’ 1,89%. Sony Ericsson oscilla tra la settima e la nona posizione e mantiene un andamento piuttosto costante in tutto il periodo di riferimento (2,30%), unico picco a giugno in cui tocca il 3,04%.

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