Social network: sempre più giovani gli adepti di Facebook & Co e sempre meno attenti alla sicurezza

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Secondo un sondaggio Ue, un quinto dei bambini e dei ragazzi ha un profilo 'pubblico' in cui è registrato anche l'indirizzo e il numero di telefono.

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Sono sempre più numerosi i ragazzi e i bambini che hanno creato un profilo su un social network e lo utilizzano in maniera ‘pubblica’, ossia visibile a tutti. Secondo un sondaggio condotto su un campione di 25.000 bambini e ragazzi in 25 paesi europei, il 38% degli intervistati nella fascia di età dai 9 ai 12 anni dichiara di avere un profilo sui siti di social networking, con una percentuale minima del 25% tra i francesi e un picco del 70% nei Paesi Bassi. Tra i teenager (13-16 anni) il 77% sostiene di avere registrato un profilo.

Il 15% dei bambini dai 9 ai 12 anni indica di avere più di 100 contatti sul proprio profilo, tra cui spicca il 47% degli ungheresi. Tra i ragazzi dai 13 ai 16 anni i belgi, i danesi, i greci, gli ungheresi, gli italiani, gli olandesi, i norvegesi, i polacchi, gli svedesi e gli inglesi tendono maggiormente a superare i 100 contatti a persona rispetto ai loro coetanei negli altri paesi.

La cosa che inquieta di più, tuttavia, non è l’uso massiccio di questi nuovi strumenti di comunicazione, anche se dovrebbe far pensare l’alto numero di ‘amici’ virtuali, quanto il fatto che circa un quinto degli intervistati ha rivelato di avere un profilo pubblico e anche di avervi registrato il proprio indirizzo e/o numero di telefono. Una tendenza più diffusa tra i bambini dai 9 ai 12 anni rispetto ai ragazzi dai 13 ai 16 anni.

Tra i siti preferiti, oltre all’ormai ‘classico’ Facebook, anche Hyves, Tuenti, Nasza-Klasa SchuelerVZ, Hi5, Iwiw e Myvip.

Per tentare di limitare l’esposizione dei minori alle diverse incognite celate in rete, soprattutto sui siti che facilitano la socializzazione, la Commissione europea sta monitorando l’applicazione dell’accordo europeo sulla socializzazione in rete più sicura, sottoscritto dagli operatori dei siti di social networking con l’impegno ad apportare una serie di modifiche ai servizi offerti per tutelare la sicurezza dei minori e a breve pubblicherà la prima tranche dei risultati delle valutazioni sull’applicazione dell’accordo.
La Ue intende infatti rivedere l’attuale quadro di autoregolamentazione alla luce dell’uso sempre più precoce della rete e dei social network e del crescente utilizzo dei dispositivi mobili e vuole coinvolgere il più alto numero possibile di parti interessate: i gestori dei siti di social networking, i produttori di apparecchi mobili e console di giochi, i provider di servizi Internet, i fornitori di applicazioni e contenuti per dispositivi mobili, le associazioni di tutela dei consumatori, i ricercatori e le organizzazioni per la tutela dei minori saranno invitati ad aderire a questa piattaforma di scambio.

Un intervento quanto mai necessario anche secondo il commissario Ue Neelie Kroes, da cui dipende la sicurezza dei giovani europei che non conoscono o non sanno mettere in pratica i necessari accorgimenti per tutelare la loro privacy, esponendosi alla possibilità di venire molestati o adescati.

“Tutti i gestori di siti di social networking dovrebbero pertanto immediatamente aumentare automaticamente il livello di privacy dei profili dei loro utenti minorenni, rendendoli accessibili soltanto a una cerchia di persone stabilita dagli utenti stessi ed escludendoli dai motori di ricerca online”, ha affermato la Kroes, invitando tutti gli operatori ad aderire in tempi brevi all’accordo. (a.t.)