4G: le norme tecniche Ue per la ‘convivenza’ di nuova e vecchia generazione

di Alessandra Talarico |

La commissione europea ha fissato i parametri tecnici per la 'convivenza' sulle stesse bande (900 MHz e 1800 MHz) dei sistemi GSM, 3G e 4G.

Unione Europea


GSM

Nell’ambito della prossima apertura delle bande bande di radiofrequenza 900 e 1800 MHz ai dispositivi di comunicazione 4G, la Commissione europea ha adottato le norme tecniche per evitare problemi di interferenza con i dispositivi di seconda e terza generazione attualmente in uso.

Gli Stati membri dovranno adottare la decisione entro la fine del 2011, così da spianare la strada al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale, tra cui quello di garantire a tutti i cittadini europei l’accesso ai servizi a banda larga entro il 2013 e a banda ultralarga entro il 2020.

Nello specifico, Bruxelles ha fissato i parametri tecnici necessari per la ‘convivenza’ sulle stesse bande (900 MHz e 1800 MHz) dei sistemi GSM (i primi cellulari), 3G (che abbinano alla telefonia tradizionale l’internet mobile Umts) e 4G, che utilizza sia l’LTE, che il WiMax, così come previsto dalla direttiva GSM riveduta sull’uso dello spettro radio necessario per i servizi mobili (leggi articolo). E’ stato, quindi, stabilito un meccanismo per l’adozione di norme tecniche di armonizzazione basate sui contributi ricevuti dagli esperti nazionali di radiofrequenza.

Entro il 31 dicembre 2011, i governi della Ue dovranno avere attuato la decisione nei rispettivi ordinamenti nazionali per rendere effettivamente disponibili le bande Gsm per i servizi di nuova generazione, mentre in base alle disposizioni già emanate dalla Commissione per favorire l’apertura di queste bande, gli Stati membri hanno già dovuto esaminare la concorrenza fra gli operatori di telefonia mobile e affrontare le eventuali distorsioni del mercato.

La decisione, secondo il commissario Ue all’Agenda Digitale, Neelie Kroes, “…apre la via ai dispositivi mobili 4G più moderni, consentendo loro di fruire dello spettro radio necessario per stimolare ulteriormente i servizi a banda larga ad alta velocità e creare maggiore concorrenza”.

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