Cybercrime: Ue e Usa rafforzano la cooperazione contro le minacce alle infrastrutture digitali

di Alessandra Talarico |

I rappresentanti di UE e USA si sono incontrati in Ungheria e hanno ribadito la necessità di rafforzare la cooperazione transatlantica e di coinvolgere negli sforzi anche il settore privato, da cui dipende la resistenza e l'affidabilità delle reti.

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Cybercrime

Europa e Usa hanno ribadito la volontà di collaborare di più per prevenire e contrastare il crescente fenomeno della cyber-criminalità. Il Commissario Ue Neelie Kroes e il Segretario Usa per la sicurezza interna Janet Napolitano si sono incontrate mercoledì a Gödöllo, in Ungheria e hanno sottolineato la necessità di una reazione rapida e coordinata a questo tipo di minacce, sempre più estese e pressanti per i governi.
 

I due rappresentanti si sono detti d’accordo a rafforzare la cooperazione transatlantica, definendo le questioni che dovranno essere trattate dal Gruppo di lavoro Eu-Usa sulla cybersicurezza e il cybercrime, fondato a novembre 2010 con l’obiettivo di sviluppare approcci collaborativi su una vasta gamma di questioni relative alla cybersicurezza.

 

Secondo le statistiche, l’Unione Europea e i suoi uffici sono uno degli obiettivi più popolari dei cybercriminali che  hanno speso parte dei profitti accumulati negli ultimi anni per lo sviluppo di software che facilitano notevolmente le loro attività criminose.

Nel suo keynote speech, il ministro degli interni ungherese, Sándor Pintér, ha parlato dei danni che i criminali informatici possono causare on diversi ambiti delle nostre vite, sottolineando l’importanza della collaborazione tra paesi e autorità e dell’utilizzo appropriato dei registri di Europol, l’agenzia di intelligence criminale della Ue, nella prevenzione e  nell’investigazione dei crimini digitali, nella violazione del copyright e nelle frodi finanziarie perpetrate via internet.

“Dobbiamo fare in modo che queste persone non possano più introdursi nei sistemi informatici delle nostre aziende e installare falsi dati e virus in grado di portarle alla bancarotta. Dobbiamo evitare che danneggino i nostri sistemi bancari e la vita privata dei cittadini”.

Pinter ha quindi parlato della possibilità di un ‘servizio di pattuglia’ su internet e dell’importanza di reagire in tempi rapidi a queste continue e crescenti minacce: “A volte, lo stesso crimine è commesso nello stesso momento in 10-12 paesi”, ha detto.

 

Il Working Group Ue-Usa si impegnerà su diversi fronti e la capacità di risposta ai cyberattacchi sarà testata attraverso una vasta esercitazione su un cyberincidente simulato alla fine di quest’anno.
La collaborazione prevede anche il coinvolgimento del settore privato, attraverso lo scambio di buone pratiche e il rafforzamento della resistenza e della stabilità delle infrastrutture. Intensificata anche la collaborazione contro la pedopornografia online.