Facebook ci piace…verde! Riparte da Milano l’iniziativa Greenpeace ‘Unfriend Coal’

di Alessandra Talarico |

L'associazione ambientalista chiede a Mark Zuckerberg di prestare maggiore attenzione alle tematiche ambientali partendo dall'utilizzo di energia rinnovabile, senza nucleare e senza carbone, per il funzionamento dei suoi sistemi informatici.

Italia


Unfriend Coal

Riparte da Piazza del Duomo a Milano la sfida di Greenpeace a Facebook: l’associazione ambientalista chiede al maggiore social network mondiale di  usare solo energia rinnovabile, senza nucleare e senza carbone, per il funzionamento dei suoi sistemi informatici e di sfruttare la sua immensa popolarità per sensibilizzare sui temi dell’impatto ambientale, soprattutto in relazione alle nuove tecnologie.

 

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far leva sugli utenti chiamati a postare in massa dei commenti ‘ambientalisti’ sulla pagina Facebook dell’iniziativa Unfriend Coal.

Commenti che saranno mostrati ai dipendenti della società californiana su un megaschermo piazzato all’esterno degli uffici a Palo Alto, in California, per incoraggiare l’azienda ad annunciare entro il 22 aprile – Giornata Mondiale della Terra – un piano per eliminare gradualmente l’uso di energia sporca.

 

Greenpeace vuole inoltre battere il record di commenti – ne dovranno essere postati 50.000 in 24 ore – così da convincere Facebook a invertire la rotta.

 

Nell’ambito della campagna ‘Unfriend Coal’, l’associazione chiede inoltre a Mark Zuckerberg di rendere pubblico l’ammontare delle emissioni di gas serra prodotte dal social network – utilizzato ormai da oltre mezzo miliardo di persone – e di condividere pubblicamente questo piano di tutela ambientale sul proprio sito web in modo che le centinaia di milioni dei suoi utenti sappiano che l’azienda è leader nella lotta al cambiamento climatico.

 

“Facebook sta sostenendo in tutto il mondo l’attivismo e la democrazia. Adesso ha l’opportunità di guidare anche una rivoluzione energetica, eliminando fonti pericolose come nucleare e carbone e passando alle rinnovabili”, ha spiegato Greenpeace, che lo scorso anno  ha lanciato in tutto il mondo un video virale per chiedere al colosso dei social network di impegnarsi ad abbandonare gradualmente l’uso di elettricità sporca, per esempio quella prodotta bruciando carbone, per alimentare in particolare il proprio data center, a Prineville in Oregon.

 

La società, dal canto suo, ha lanciato nei giorni scorsi un’iniziativa volta proprio a sviluppare nuove tecnologie in grado di migliorare le performance energetiche dei suoi data center.

 

Per entrare in azione:

 

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