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Compenso per la copia privata: la Ue ci riprova. Presto Direttiva su diritto d’autore

Unione Europea


Dopo già due tentativi falliti, la Commissione europea ha deciso di riaprire il dibattito sull’eventuale riforma delle norme che regolamentano il compenso per la copia privata, imposto sui supporti vergini e sui dispositivi elettronici.

Secondo alcune indiscrezioni, Bruxelles conta di nominare un mediatore per aprire nuovamente la discussione tra le parti interessate.

Il compenso per la copia privata è stato introdotto negli anni ’60 alle norme che regolamentano il diritto d’autore, per compensare il mancato guadagno derivante dalle registrazioni ‘casalinghe’. Inizialmente riguardava le audiocassette, ma è stato successivamente esteso a Cd e Dvd vergini, computer, lettori Mp3…con delle grosse ed evidenti disparità tra i diversi Paesi della Ue.

Oggi sono presenti 27 differenti sistemi nazionali che regolamentano il compenso per la copia privata: alcuni impongono tasse elevate solo per alcuni prodotti, altri prelievi più contenuti ma applicabili a una gamma più vasta.

Una fonte europea ha informato che a Bruxelles si sta valutando la necessità di una legislazione per inquadrare la materia su tutto il territorio Ue, ma è indispensabile individuare una base solida negoziata tra i titolari di diritto, l’industria e i rappresentanti dei consumatori.

Già in passato la Commissione aveva aperto un dossier su questo tema ancora molto caldo. Un primo tentativo di riforma c’era stato nel 2006, finito nel nulla. Nel 2008 era stato aperto un forum, ma anche in questo caso non s’era raggiunto alcun accordo, anzi alcuni partecipanti erano andati via sbattendo la porta.

Diritto d’autore e più ampiamente proprietà intellettuale sono i due più grandi progetti sui quali sta lavorando il Commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier.

Il 4 maggio dovrà presentare ufficialmente un documento con la strategia generale per regolamentare questa spinosa materia.

Grande attesa soprattutto per la gestione dei diritti riguardanti le opere orfane, il funzionamento delle società di gestione collettiva dei diritti d’autore e la lotta contro le violazioni della proprietà intellettuale, in special modo su internet.

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