Due novità per Key4biz: da oggi il nuovo settore dei Games e rinnovata veste grafica del quotidiano

di di Raffaele Barberio |

Il settore dei Games sarà l’industria del 21° secolo? Il mercato italiano vale oltre 1,3 miliardi di euro ed è al quinto posto in Europa.

Italia


Raffaele Barberio

Da oggi Key4biz ha una nuova veste grafica.
Abbiamo cercato di renderlo più moderno, più leggibile, più in linea con gli standard di rete.

Ci abbiamo pensato tanto e saremo ben lieti se ci darete ulteriori suggerimenti.
Ma la vera novità è un’altra.

Da oggi cambia la dieta quotidiana di Key4biz.

 

Ai tre settori tradizionali di Telecomunicazioni, Media e Internet, se ne aggiunge un quarto: quello dei Games in collaborazione con Eurogamer.it.
Perché i Games rappresentano un importante settore economico e tecnologico.
Perché i Games sono usati da tutti e non solo dai giovanissimi.
Perché i Games sono il massimo della creatività e dei software avanzati: sono la punta più sofisticata dell’innovazione.
Perché tutto ciò che viene sperimentato nel settore dei Games, viene poi trasferito nelle applicazioni della vita di ogni giorno, un po’ come accade con le tecnologie della Formula 1.

 

Ma occorre fare qualche considerazione in più sul settore e sulle ragioni che ci hanno indotto a occuparci di Games.

Il mercato italiano vale oltre 1,3 miliardi di euro ed è al quinto posto in Europa.

E’ un mercato che coinvolge persone di ogni età, dai bambini ai nonni.

Oltre 10 milioni di famiglie hanno in casa una console e PS3, Xbox 360, Wii sono ormai presenza scontate nell’ambiente domestico e sono parte integrante delle attività di tempo libero in casa.

 

I videogiochi sono diventati ormai un passatempo giornaliero irrinunciabile per 7 famiglie su 10.

In Italia il tasso di penetrazione dei videogiochi è pari al tasso della penetrazione dei personal computer, il che spinge a considerare i videogiochi anche come supporto all’apprendimento, specialmente nei casi in cui ci siano ragazzi con difficoltà di concentrazione.

Ma va sottolineato come con il videogioco possiamo sviluppare potenzialità ancora inespresse legate a molte forme di apprendimento per i ragazzi e anche al problem solving.

Poi ci sono i giochi giocati in rete con amici occasionali.

Lì sorge un’ulteriore considerazione in merito al fatto che anche questa è una delle ragioni per cui occorra investire sulle reti di nuova generazione, garantendo a tutti i cittadini l’accesso alla banda larga e riducendo le attuali tariffe di accesso.

Occorre un riconoscimento e una valorizzazione del videogioco nel sistema sociale e culturale.

E’ un settore che racchiude al suo interno software, cinema, musica, narrazione, effetti speciali e persino letteratura: è uno degli strumenti principe della contemporaneità.

 

Il settore video-ludico nel suo complesso coniuga creatività e innovazione tecnologica: due armi vincenti sul mercato e su cui occorrerà puntare sempre più in futuro.

In questo senso l’esperienza di altri Paesi che hanno investito per tempo nella promozione dell’industria video-ludica potrà costituire un termine di confronto a cui guardare con attenzione e interesse nella definizione delle nostre politiche nazionali.

 

L’industria video-ludica ha però conosciuto una crescita economica molto importante anche in Italia, dando prova di essere un settore dinamico, portatore di innovazione, in un’ottica di convergenza con gli altri media.

Nello stesso tempo la diffusione sempre più ampia del videogioco, non solo come mezzo d’intrattenimento, ma anche di comunicazione e educazione, ha iniziato a influenzare in maniera significativa il contesto socioculturale del nostro Paese.

Qualcuno ha scritto recentemente che il settore dei Games sarà l’industria del 21° secolo.

 

Chissa…

 

Nel frattempo noi ci saremo e vi testimonieremo giorno dopo giorno la crescita di un settore straordinario, il cui sviluppo non ha limiti e non ha età.