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Dish Network si aggiudica l’asta per Blockbuster: ‘Tornerà un marchio leader dell’home entertainment’. Trema Netflix?

Stati Uniti


Dish Network s’è aggiudicata per 320 milioni di dollari l’asta per Blockbuster, battendo Carl Icahn e il consorzio formato da quattro dei maggiori creditori della catena USA di videonoleggio che da settembre ha dichiarato bancarotta, facendo ricorso al chapter 11.

L’operazione, che dovrà avere l’OK del giudice della corte per la bancarotta di New York, Burton R. Lifland, consentirà alla società di riorganizzare le proprie attività invece che metterle in liquidazione. La Tv satellitare ha informato che in un primo momento verserà cash 228 milioni di dollari.

 

Nell’istanza di fallimento, Blockbuster spiegava che negli ultimi anni aveva subito un drastico calo delle vendite a vantaggio di operatori come Netflix che offre un servizio online di contenuti on demand, e Coinstar che ha cominciato a piazzare i propri distributori di DVD nei supermercati e nei drugstores.

 

Gli asset di Blockbuster sono stimati in 1,02 miliardi di dollari, i debiti sono pari a 1,47 miliardi. Questa settimana i negozi della catena erano 5.600, di cui 2.400 negli Stati Uniti. La società prevedeva di venderne altri 700 entro la metà di aprile.

 

La notizia dell’aggiudicazione dell’asta a favore di Dish, durata ben otto ore, è trapelata ancora prima che si chiudesse la procedura nel tribunale fallimentare di Manhattan.  

 

“Faremo tornare Blockbuster un marchio leader sul mercato dell’entertainment“, ha dichiarato con soddisfazione Tom Cullen, vicepresidente esecutivo di Dish Network.

Il gruppo possiede poi i diritti cinematografici che potrebbero permettere a Dish di lanciare in brevissimo tempo un servizio online on demand per competere con operatori quali Apple e Amazon.

 

Ma, vista l’agguerrita competizione sul mercato dei contenuti digitali, l’acquisto di Blockbuster è solo un piccolo passo verso il rilancio di Dish Network, ragion per cui il Ceo Charlie Ergen sta valutando altre opzioni.

La Tv satellitare ha, infatti, acquistato un rilevante numero di frequenze di telefonia mobile e ha recentemente siglato un accordo per comprare al prezzo di 1 miliardo di dollari gli asset di Dbsd, società di servizi per la comunicazione satellitare. Come saranno integrati questi asset e se riusciranno a riposizionare efficacemente Dish è ancora poco chiaro.

Ma con circa 1 miliardo di dollari annui di cash flow e un debito netto di soli 3,5 miliardi, Ergen può permettersi qualche esperimento.

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