NGN: Studio Plum raccomanda flessibilità nella fase di transizione dal rame alla fibra‬ ottica

di Alessandra Talarico |

Lo studio, commissionato da Etno, smentisce la convinzione 'viziata' secondo cui la riduzione dei prezzi per accedere alle reti in rame possa incoraggiare gli investimenti nella fibra ottica. A piè di pagina il report.

Unione Europea


Fibra ottica

Il futuro modello di business delle reti in fibra ottica sarà influenzato non solo dalla presenza di infrastrutture alternative come il cavo, ma anche dai prezzi di accesso alle reti in rame. E’ quanto si evince da uno studio condotto da PLUM Consulting che ETNO, l’Associazione degli operatori europei di telecomunicazioni, ha presentato oggi nel corso di un workshop a Bruxelles.‬

La convinzione secondo cui la riduzione dei prezzi per accedere alle reti in rame possa incoraggiare gli investimenti nella fibra ottica rendendo meno attraente le reti tradizionali agli occhi degli investitori è ‘viziata’, secondo le conclusioni dello studio Plum, poiché “la fibra dovrebbe essere attraente come investimento in termini assoluti, dal momento che gli investitori hanno una vasta gamma di opzioni di investimento”.

Inoltre, prendendo in considerazione altri possibili collegamenti tra il prezzo del rame e gli investimenti NGA, si giunge a una conclusione opposta e cioè che se la differenza dei prezzi tra rame e fibra sarà artificialmente alta, i consumatori non saranno incentivati a passare alla fibra  in particolare nel medio periodo, con ripercussioni negative per il business case delle reti NGN.

 

Lo studio di PLUM Consulting, sulla base della Raccomandazione Ue sulla regolamentazione dell’accesso alle reti di nuove generazione, prende in considerazione un aspetto molto importante anche in vista del raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale, tra cui quello di fornire una connessione di 30Mbps ad almeno la metà degli europei entro il 2020: le metodologie di costo per l’accesso alle reti di telecomunicazioni, su cui la Commissione europea sta elaborando una Raccomandazione.‬

 

Tre le principali conclusioni: le condizioni competitive del mercato devono tener conto della fase di transizione dall’accesso tramite in reti in rame all’accesso tramite reti in fibra, considerando anche la presenza di tecnologie alternative come il cavo o le tecnologie wireless; un approccio alla definizione dei prezzi del rame supporti la migrazione dei clienti verso le nuove reti; un approccio alla definizione dei prezzi della rete in fibra flessibile, che tenga conto dell’incertezza della risposta della domanda agli investimenti in fibra‬. ‬‬

 

‪‪“Il prezzo dell’accesso alle reti in rame è un elemento fondamentale per determinare le condizioni dello sviluppo delle reti ad alta velocità”, ha dichiarato Luigi Gambardella, Chairman di ETNO. “Come evidenziato dallo studio condotto da PLUM, abbassare i prezzi di accesso alla rete in rame scoraggia gli investimenti nelle reti di nuova generazione: innanzitutto perché incoraggia gli operatori a perpetuare le richieste di accesso alla rete in rame, e in secondo luogo poiché avrebbe un impatto negativo in termini di business case rendendo i livelli di prezzo per la banda larga ultra veloce bassi in modo distorsivo. ETNO si augura che i contenuti dello studio presentati oggi a Bruxelles contribuiranno a far si’ che le policy europee sulla definizione dei costi siano indirizzate ad un reale incoraggiamento degli investimenti”.‬

 

Vai al Rapporto Plum:
Costing methodology and the transition to next generation access