Pubblicità: stabile nel primo mese del 2011. Bene internet ma rallentano Tv e radio mentre la stampa è in forte calo

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Grazie allo switch-off del segnale analogico aumenterà il peso delle emittenti trasmesse in digitale terrestre.

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Economia digitale

Dopo l’ottima chiusura del 2010 e dell’ultimo trimestre in particolare, il mercato pubblicitario frena nel primo mese del 2011. Secondo Nielsen Italia, considerando tutte le tipologie la variazione rispetto al gennaio 2010 è minima (-0,1%) ed è frutto dell’andamento della tv, che cresce solo del +1,6% dopo l’ottimo risultato dello scorso anno, e del perdurare delle difficoltà per la stampa. Ancora crescite a due cifre per internet e direct mail. Tra gli altri mezzi solo cards è andata meglio rispetto al 2010.

 

Già da questo primo mese emerge come il 2011 sarà molto difficile da decifrare. Nel primo scorcio dell’anno le aziende hanno mostrato molta più cautela rispetto alla seconda parte del 2010 e le notizie provenienti dall’estero (instabilità in nord Africa, aumento del prezzo dei prodotti alimentari, il terremoto in Giappone) potrebbero avere degli effetti negativi nel corso dell’anno. Ma, parallelamente, il mondo dei media continua ad essere in grande fermento: grazie allo switch-off del segnale analogico in altre regioni, aumenterà il peso delle emittenti trasmesse in digitale terrestre, che da quest’anno saranno rilevate da Nielsen, e proseguirà la crescita di internet e direct mail.

 

La televisione, considerando sia i canali trasmessi in analogico e in digitale terrestre sia quelli satellitari (marchi Sky e Fox), a gennaio ha fatto registrare una crescita del +1,6% dovuta anche al dato brillante delle emittenti trasmesse esclusivamente in digitale terrestre.

Internet (+13,9%) mantiene lo stesso ritmo di crescita che aveva caratterizzato lo scorso anno, così come il direct mail (+11,6%), mentre la radio (+0,3%) uno dei mezzi più in salute negli ultimi anni, apre il 2011 in sostanziale pareggio rispetto al 2010.

Dopo i segnali di risveglio dell’ultimo trimestre torna a perdere investimenti la stampa. A gennaio i quotidiani hanno perso il 4,2% rispetto al 2010, i periodici hanno registrato il -5,4%, mentre la free press (-59,1%) paga ancora per le difficoltà di una delle testate principali. Per quanto riguarda gli altri mezzi si registrano variazioni negative per tutti ad eccezione delle cards (+3,4%).

 

Alimentari e automobili, che erano stati i settori principali nel 2010, si confermano in testa anche nel primo mese del 2011 e sono anche gli unici due, tra quelli più importanti, nei quali le aziende hanno aumentato l’advertising rispetto al gennaio 2010 (rispettivamente +1,5% e +8,9%).

Forte aumento dell’advertising per le aziende del settore bevande/alcolici (+61,2%) mentre aprono l’anno in calo telecomunicazioni (-7,4%) e finanza/assicurazioni (-19,4%).

 

Interessante notare che, anche per quanto riguarda le emittenti digitali free (terrestri), alimentari diventa il settore principale scavalcando giochi e articoli/scolastici che era il primo in termini di investimenti nel gennaio dello scorso anno.