Stampa online: dal 28 marzo il NY Times a pagamento, ma gli articoli postati su Facebook o Twitter saranno free

di Raffaella Natale |

Mentre su Google potranno essere letti gratuitamente fino a cinque articoli al giorno. Il direttore ha infatti spiegato: “Mettersi contro Google vorrebbe dire privarsi dell’ossigeno di cui abbiamo bisogno per vivere”.

Stati Uniti


New York Times

Dal 28 marzo, per leggere gli articoli sul sito del New York Times si dovrà pagare (metered system). Lo ha annunciato l’editore del quotidiano e presidente del gruppo in una lettera rivolta ai lettori, parlando della necessità di rafforzarsi su ogni piattaforma e nelle applicazioni mobili.

Arthur Sulzberger ha precisato che al momento il modello a pagamento è stato introdotto in via sperimentale in Canada.

In linea con quanto annunciato nei mesi scorsi, il sistema adottato consentirà a ogni utente di accedere gratuitamente a una ventina di articoli al mese, per leggere gli altri ci si dovrà abbonare.

S’è inoltre deciso che potranno essere letti liberamente tutti i pezzi i cui link sono disponibili sui social network, come Facebook e Twitter. L’accesso tramite il motore di ricerca di Google sarà limitato a cinque articoli al giorno.

Lo scorso settembre, Sulzberger ha spiegato che infatti non intendono “ritirare il sito dall’ecosistema del web”.

“Mettersi contro Google – ha sottolineato – vorrebbe dire privarsi dell’ossigeno di cui abbiamo bisogno per vivere”.

 

La sfida è dura: bisognerà accrescere le entrate online conservando la propria posizione di leader mondiale dei siti di informazione.

Già nel 2005, il giornale americano aveva tentato un passaggio alla versione pay, con Times Select, un sistema che prevedeva il pagamento per la lettura degli articoli delle firme più prestigiose.

L’esperienza è però durata solo due anni, evidentemente i tempi non erano maturi e i giornalisti lamentavano di non essere più letti…

 

Il New York Times proporrà tre formule di abbonamento: 15 dollari per avere accesso al sito internet e all’applicazione per smartphone per quattro settimane; 20 dollari per l’accesso al sito e all’applicazione per tablet; 25 dollari per l’accesso da tutti i dispositivi digitali. L’accesso al sito sarà invece gratuito per gli abbonati alla versione cartacea del noto quotidiano americano.

 

Come risponderanno i lettori? Nieman Lab, Osservatorio sui media di Harvard, ritiene che il prezzo di 15 dollari al mese sia troppo elevato (Leggi l’Analisi).

Ma Jay Rosen, professore alla Scuola di giornalismo dell’Università di New York, ha scritto su Twitter che disdirà l’abbonamento al cartaceo a favore di quello digitale (Leggi il tweet).

 

Secondo l’istituto ComScore, il sito NYTimes.com contava a febbraio 31,4 milioni di visitatori. Tra la salvaguardia dei propri lettori e i contratti con gli inserzionisti, la ricerca del giusto business model è al momento la maggiore sfida per la stampa online.

ComScore ha ricordato che il quotidiano britannico Times ha visto ridurre notevolmente l’accesso al proprio sito dal lancio del servizio a pagamento.

Ma è anche vero che oltreoceano le entrate della pubblicità online hanno superato pesantemente quelle delle carta stampata. A questo punto, ripensare ai proprio modelli economici è d’obbligo.