Digitale terrestre: stanotte switch-off dell’Ile-de-France. Poi toccherà alle regioni geografiche più difficili

di Raffaella Natale |

Per le zone del sud della Francia, il ministero ha predisposto una sovvenzione per l’acquisto delle parabole satellitari qualora le case non fossero raggiunte dal segnale del digitale terrestre.

Francia


TDT

Stanotte la Francia sarà impegnata nel passaggio al digitale terrestre dell’ Ile-de-France (12 milioni di individui coinvolti), che comprende la capitale Parigi.

Per l’occasione è prevista una grande cerimonia sotto la Tour Eiffel dove il canale W9 organizzerà un concerto.

La Francia ha completato, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, la più estesa operazione di switch-off condotta fino a questo momento. Nel dettaglio, nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, è stato completato il passaggio nelle due regioni Haute-Normandie e Nord-Pas-de-Calais, comprendenti tra le altre le città di Le Havre, Rouen, Lille e Dunkerque. La notte successiva il passaggio integrale alla TV Digitale Terrestre ha riguardato invece la regione Picardie, incluse le due città di Amiens e Reim. In totale, gli spegnimenti nelle tre aree hanno coinvolto circa 7,7 milioni di abitanti.

In un anno 13 regioni con 28,5 milioni di abitanti, quasi la metà della popolazione francese, sono diventate all digital.

 

Resta adesso la grande tappa dell’Ile-de-France. L’operazione, dal punto di vista tecnico, è molto semplice perché vi sono solo due trasmettitori principali: quello di Mantes e soprattutto quello della Tour Eiffel ai quali si aggiungono 47 trasmettitori secondari.

Entro la fine di novembre non resterà poi che traghettare al digitale le restanti aree dove si concentra un terzo della popolazione. S i tratta delle regioni più difficili, il sud e l’area delle montagne, dove si corre il rischio che, per motivi chiaramente orografici, tanta gente non riesca più a vedere la televisione una volta abbandonato l’analogico.

 

Con il passaggio al digitale, 2.012 Tv locali (55%) saranno chiuse e i due terzi di queste si collocano nell’aree di montagna. Per il Consiglio superiore dell’audiovisivo queste emittenti coprono 340.000 persone o 150.000 case, di cui 90.000 nei dipartimenti di montagna. L’Autorità ha tuttavia sottolineato che almeno un quarto di queste case continuerà a vedere la televisione grazie al satellite. In questi casi, lo Stato si farà carico di sovvenzionare l’acquisto della parabola.

 

I francesi hanno approfittato della riduzione dei prezzi per comprare un secondo televisore. In aumento anche le vendite di decoder per TDT.

Nel 2010 sono stati venduti circa 8,5 milioni televisori con un incremento del 13% rispetto al 2009.

GFK ha sottolineato che i consumatori hanno approfittato dei ribasso dei prezzi per comprare televisori con schermi più grandi. Il prezzo medio è sceso a 500 euro contro i 680 euro della Germania. Dal 2005 a oggi, i prezzi degli LCD si sono ridotti del 50%. Ormai metà delle famiglie possiedono in media due televisori o più.

Quelli che invece non hanno comprato un televisore nuovo, con TDT integrata, hanno optato per una soluzione più economica: un decoder per digitale terrestre al prezzo medio di 40 euro.

Un mercato redditizio per i produttori, in quanto questo segmento, secondo GFK, dovrebbe crescere quest’anno del 66% in volume e del 104% in valore.

Tra il 2010 e il 2011, dovrebbero essere venduti più di 7 milioni di decoder, segnando la fine del processo di passaggio al digitale in Francia.

 

L’anno in corso dovrebbe essere segnato da vendite record, intorno a 9 milioni di unità, con il passaggio dell’Ile-de-France e in autunno delle ultime regioni francesi, prima di tornare livelli che si avvicinano a 8,5 milioni nel 2012 e 8 milioni nel 2013.

L’attività sarà sostenuta dalla sostituzione di 15 milioni di tv a tubo catodico e dalla diffusione di tre tecnologie di punta 3D, LED e Tv connessa che dovrebbero arrestare la caduta del prezzo medio dei televisori.