Traffico o censura? Pechino ‘sorveglierà’ i cellulari per migliorare la viabilità

di Alessandra Talarico |

L'iniziativa ha già scatenato le polemiche: problema reale o solo volontà di controllare gli spostamenti di masse di persone per bloccare eventuali manifestazioni di protesta?

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Guo Jinlong

Anche a Pechino, come a Palermo….il traffico è un vero problema! Per risolverlo, il sindaco Guo Jinlong ha pensato bene di avviare un progetto – battezzato ‘Piattaforma d’informazione sui movimenti dei cittadini’ – che prevede il monitoraggio dei segnali emessi dai 17 milioni di cellulari attivi nella metropoli così da determinare le dinamiche degli spostamenti nella città.

 

I dati così raccolti permetteranno sia di informare i cittadini sulle condizioni del traffico in tempo reale, sia di ottimizzare le reti di trasporto pubblico e stradale. I segnali dei cellulari saranno triangolati in real time per seguire gli spostamenti dei loro proprietari.

 

Sul progetto, però, si sono immediatamente levate le critiche di che crede che si tratti solo dell’ultimo escamotage per sorvegliare i cittadini a scopi politici. Questo tipo di tecnologia non è certo nuova, ma applicarla in maniera così vasta e generalizzata, temono in molti, potrebbe consentire alle autorità di monitorare in tempo reale i movimenti anche di ampi gruppi di persone, così da permettere alle forze dell’ordine di seguire gli spostamenti nel corso di manifestazioni, di identificare i partecipanti e di seguirne le tracce anche successivamente.
 

Dall’inizio dei movimenti di protesta nel Nord Africa e in Medio Oriente, il governo cinese si sta mostrando, se possibile, ancora più determinato a sopprimere ogni alito di protesta. Oltre a rafforzare la censura su internet, impedendo di reperire informazioni non filtrate su termini come ‘jasmine’, ‘rivoluzione’, o ‘Egitto’ – per citarne qualcuno – le autorità hanno più volte disposto ingenti schieramenti di forze di polizia per ostacolare lo svolgimento di manifestazioni.