Francia
Questa mattina è stato consegnato al governo francese un Rapporto che definisce i contorni del futuro Consiglio nazionale del digitale (CNN) voluto fortemente dal presidente Nicola Sarkozy per migliorare il dialogo tra il mondo politico e quello di internet e delle nuove tecnologie.
“Questo consiglio – ha precisato il Ministro dell’Industria Eric Besson – verrà consultato per tutti i disegni di legge e i regolamenti oltre che per gli interventi pubblici nel campo della società dell’informazione”.
“Ci aspettiamo un decreto di nomina dei membri per le prime settimane di marzo“, ha commentato Pierre Kosciusko-Morizet, autore del Rapporto e cofondatore della piattaforma online PriceMinister, incaricato dal governo di gestire la consultazione pubblica in merito all’istituzione del CNN
Il problema, ha aggiunto, è capire quale sarà dal punto di vista giuridico il ruolo di questi membri. Importante anche per capire che tipo di potere avrà il Consiglio.
“Personalmente – ha sottolineato – sono a favore di un comitato molto ristretto di massimo 10 o 12 persone”.
La missione di questo nuovo organo consultivo è doppia: da una parte dovrà raccogliere una delle più forti critiche mosse al governo da parte degli operatori, vale a dire la mancanza di considerazione della voce di questo settore che dà tanti posti di lavoro ed è fondamentale per la crescita e l’innovazione della Francia; dall’altra permettere alle istituzioni di “trovare i giusti interlocutori” vista la frammentazione delle voci del settore.
In questa ottica, il CNN “dovrà avere un ruolo propositivo: partecipare alla definizione della politica digitale“, avanzando per esempio delle proposte al governo e al parlamento, facendo da intermediario tra gli operatori e le autorità.
Ma questo organo dovrà soprattutto ‘consigliare’ le istituzioni, indicando tempestivamente le necessità delle industria.
Kosciusko-Morizet ha infatti citato il caso della legge su internet (Loppsi), quella sul downloading illegale (hadopi) e il Ddl Google Tax (in attesa di approvazione), sulle quali s’è innescata una dura battaglia tra i player dell’economia digitale e il governo francese.
Un anticipato e sistematico raffronto tra politica e player su temi cruciali per il settore, ha ribadito l’autore del Rapporto, eviterebbe scontri e ritardi su intereventi impellenti.
Il Consiglio dovrà quindi rappresentare tutte le voci in campo: consumatori, telcos, fornitori di infrastrutture, intermediari tecnici come quelli che offrono servizi di hosting, broadcaster.
Nel CNN siederanno anche deputati e senatori. Il mandato biennale potrà essere rinnovato solo una volta. Il Consiglio dovrà essere finanziato dallo Stato e legato alle attività del Primo ministro.