Google Vs Facebook: le schermaglie sull’importazione dei contatti si estendono agli smartphone

di Alessandra Talarico |

Dopo il blocco di novembre all'accesso e all'importazione automatica dei contatti Gmail su Facebook, il divieto è stato esteso anche agli smartphone Nexus One e Nexus S.

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Nexus One

Si apre un nuovo fronte, quello mobile, nel ‘conflitto’ tra Facebook e Google sull’accesso alle rubriche dei contatti dei rispettivi utenti: l’ultimo aggiornamento del sistema operativo mobile di Google, Android, impedisce infatti di sincronizzare i numeri di telefono della lista Facebook con i contatti degli smartphone Nexus One e Nexus S.

Il blocco riguarda al momento solo i due modelli Nexus, ma sembra sarà applicato anche ai futuri smartphone basati su Android.

Le schermaglie tra le due società proprio sulla sincronizzazione delle rubriche non sono comunque nuove: a novembre dello scorso anno Google ha bloccato l’accesso e l’importazione automatica dei contatti Gmail su Facebook, impedendo di fatto agli utenti del social network di di rintracciare i loro contatti Gmail già iscritti al servizio.

Il gruppo di Mountain View accusava il social network di attingere a man bassa dai dati degli utenti dei servizi Google, senza permettere a sua volta l’accesso ai dati dei suoi 500 milioni e passa di abbonati e difendeva la sua decisione presentandola come una misura destinata a permettere agli utenti di aumentare il controllo sulle informazioni personali, spiegando che i siti come Facebook conducono gli utenti in un “vicolo cieco di dati”.

Facebook ha risposto proponendo ai suoi utenti di scaricare la lista contatti Gmail sul Pc per poi caricare i dati su Facebook.

Per gli analisti, tuttavia, la decisione si iscrive piuttosto nella lotta per la supremazia tra i due gruppi, con Google in netta difficoltà di fronte al successo planetario riscosso dalle reti sociali, che hanno inglobato dentro di sé molti dei suoi servizi, come la posta elettronica e la chat. La società – che deve le sue ricchezze alla ricerca online e alla pubblicità a essa collegata – starebbe dunque tentando di fa valere il suo peso per guadagnare maggiore accesso alle informazioni degli utenti Facebook, così da migliorare le proprie funzioni di ricerca e renderle più ‘social’.