Mobile World Congress. Neelie Kroes: ‘Policy comuni su roaming, spettro, NGN per favorire la competitività della Ue digitale’

di Alessandra Talarico |

Il Commissario Kroes ha sottolineato che bisogna prendere le adeguate misure per far sì che l'Europa non venga schiacciata dai competitor americani e asiatici sul versante della produzione e dei contenuti.

Europa


Neelie Kroes

 

In apertura del Mobile World Congress, il Commissario Ue per l’Agenda Digitale Neelie Kroes è tornata sulle sfide che attendono il settore delle tlc europee e degli ostacoli ancora in essere sul cammino dell’Agenda digitale: al centro del suo discorso, i temi del roaming, dello spettro radio, degli investimenti per le infrastrutture di nuova generazione.

 

Riguardo il roaming, vi sono ancora troppi cittadini europei – dice uno studio Eurobarometro pubblicato oggi dalla Commissione – che si preoccupano dei costi delle chiamate quando viaggiano: il 72% dei viaggiatori continua a limitare le telefonate a causa dei costi elevati, anche se la maggioranza è consapevole che i prezzi sono calati dal 2006 e solo il 19% di coloro che usano la connessione internet del cellulare dall’estero ritiene che i costi del roaming per la trasmissione dati (navigazione in internet o controllo delle e-mail) siano equi.

Attualmente, il consumatore paga generalmente meno di 5 centesimi per scaricare 1MB di dati da casa, ma quando attraversa il confine ne paga 2,60 euro per MB. Se miglioramenti ci sono stati, dunque, si sono visti solo all’ingrosso: per i consumatori è ancora cambiato poco.

“Mi piacerebbe dire – ha quindi affermato la Kroes – che il mercato è competitivo, che i prezzi del roaming dati si avvicinano a quelli che si pagano a casa, che le bollette shock sono un ricordo del passato, che i prezzi delle chiamate e degli sms non si aggirano sui massimi livelli consentiti, ma sfortunatamente non è così”. Per questo, l’obiettivo fissato dall’Agenda digitale è di azzerare le differenze tra le tariffe di roaming e le tariffe nazionali entro il 2015.

Entro il 30 giugno 2011, la Commissione rivedrà completamente il funzionamento delle regole Ue in materia di roaming  e valuterà in che misura gli obiettivi fissati nel 2007 siano stati raggiunti. Nel frattempo, ha aggiunto la Kroes, le società di telecomunicazioni dovrebbero “ascoltare i loro clienti. I consumatori ritengono che vi siano ampi margini di miglioramento, in particolare per il roaming di trasmissione dati.”
 

La Kroes si è quindi soffermata sulla necessità di aumentare l’attuale livello di investimenti per portare internet e i servizi di nuova generazione a tutti i cittadini europei, “senza dimenticare – ha detto rivolgendosi agli operatori presenti – che queste reti saranno la fonte della gran parte dei vostri redditi futuri” e con l’obiettivo di far recuperare terreno all’Europa e alle sue aziende di fronte ai competitor internazionali.

“Alcuni dicono che l’Europa sarà schiacciata dal Far East sul versante della produzione e dal Far West su quello dei contenuti: non sono d’accordo, ma dobbiamo comunque prendere le misure per rispondere a queste sfide”, ha affermato la Kroes, sottolineando tuttavia che “senza le reti, il futuro dell’Europa sarà squallido”.

 

Inevitabile, a questo punto, un riferimento alle policy sullo spettro radio: un tema che la Kroes pone alla base sia del raggiungimento dell’obiettivo ‘banda larga per tutti’ fissato dall’Agenda Digitale, sia dello sviluppo dell’industria mobile.

“Con la proposta della Commissione per il Radio Spectrum Policy Programme sul tavolo, il settore mobile deve svolgere il suo ruolo trasmettendo l’importanza di questa politica ai governi e al Parlamento europeo” e in questo senso le prossime settimane saranno cruciali, visto che siamo proprio nel bel mezzo dei negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio.

Secondo i piani Ue, entro il 1 ° gennaio 2012, l’uso di tutto lo spettro già armonizzato a livello comunitario, il che significa quasi 1 GHz, deve essere effettivamente autorizzato per soddisfare la domanda del mercato; entro il 2013, la banda a 800 MHz derivante dal dividendo digitale dovrebbe essere resa disponibile per far fronte alla scarsità di spettro e, entro il 2020, le applicazioni wireless dovrebbero contribuire a garantire a tutti l’accesso alla banda larga ad una velocità minima di 30 Mbps.
La Kroes ha quindi chiesto il sostegno dell’industria anche per far comprendere a Parlamento e Consiglio l’importanza della proposta di un ‘inventario’ europeo dello spettro,  che servirà a rivelare tendenze comuni; mostrare potenziali impatti socio-economici dei cambiamenti di politica; individuare le bande in cui è possibile una maggiore efficienza, contribuire a soddisfare le esigenze future.