Nokia-Microsoft: accordo fatto. Windows Phone e nuova struttura organizzativa per il rilancio

di Alessandra Talarico |

I rumors sono stati confermati: la società finlandese si affida al sistema Microsoft per rilanciare la propria immagine e i propri prodotti. Ma la Borsa non accoglie bene l'alleanza.

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Stephen Elop

Le indiscrezioni circolate ampiamente nei giorni scorsi sono state, infine, confermate: Nokia adotterà il sistema operativo mobile Windows Phone nei suoi smartphone. L’annuncio è stato dato questa mattina a Londra nel corso dell’incontro annuale con gli investitori durante il quale il Ceo Stephen Elop ha illustrato anche nel dettaglio il piano di ristrutturazione e i nuovi obbiettivi finanziari della società finlandese, che da troppo tempo ormai sta perdendo terreno dopo aver dominato il mercato mobile mondiale per oltre due decenni.

Nokia, pur restando leader sia del segmento smartphone che di quello dei ‘normali’ cellulari, non ha saputo reagire all’avanzata dei concorrenti – Google e Apple, in particolare – e da più parti è stata sollecitata ad abbandonare il proprio sistema operativo per scegliere quello di un concorrente: deluso chi si aspettava che la scelta sarebbe caduta su un sistema ‘aperto’ come Android, la scelta è caduta infine su Microsoft, col quale si andrà a realizzare ‘un nuovo ecosistema mobile globale’, costituito da tutta una serie di nuovi prodotti e servizi “progettati per offrire ai consumatori, agli operatori e agli sviluppatori scelte e opportunità senza confronti”, si legge in una nota del gruppo finlandese.

 

“Oggi – ha affermato il Ceo Stephen Elop, che proviene proprio da Microsoft – consumatori, operatori e sviluppatori vogliono prodotti accattivanti, che includano non solo il dispositivo mobile, ma anche software, servizi, applicazioni che migliorino l’esperienza d’uso. Nokia e Microsoft uniranno le forze per offrire un ecosistema di portata e scala globali”.

“Gli ecosistemi prosperano quando sono alimentati da velocità, innovazione e scala. La collaborazione con Nokia ci offrirà una dimensione incredibile, una vasta esperienza nell’hardware e nei software innovativi e una provata capacità di esecuzione”, ha commentato dal canto suo il Ceo Microsoft Steve Ballmer.

 

In base ai termini dell’accordo, Nokia contribuirà con la sua esperienza nella progettazione hardware alla diffusione di Windows Phone su una vasta gamma di dispositivi di diverse fasce di prezzo, su diversi segmenti di mercato. Le due società collaboreranno nelle iniziative commerciali e nella realizzazione di una roadmap volta ad allineare le future evoluzioni dei rispettivi prodotti. I servizi di ricerca sui nuovi dispositivi saranno, ovviamente, offerti dal motore Bing di Microsoft e quelli pubblicitari si avvarranno del servizio AdCenter del gruppo di Redmond. Accordo anche sull’integrazione di Nokia Maps nei servizi di ricerca e advertising di Microsoft e sull’utilizzo degli strumenti di sviluppo del gruppo americano per lo sviluppo di applicazioni mobili.

Contestualmente, Nokia ha dettagliato la nuova direzione strategica, focalizzata sugli investimenti nelle tecnologie di nuova generazione, su una nuova struttura organizzativa e su un nuovo leadership team, con un chiaro focus su “velocità, risultati e responsabilità”.

Il Nokia Leadership Team, l’ex  Group Executive Board, sarà composto da: Stephen Elop, Esko Aho, Juha Akras, Jerri DeVard, Colin Giles, Rich Green, Jo Harlow, Timo Ihamuotila, Mary McDowell, Kai Oistamo, Tero Ojanpera, Louise Pentland e Niklas Savander.
Alberto Torres, vice-presidente esecutivo responsabile per lo sviluppo del sistema operativo MeeGo, lascerà invece l’azienda.

 

“Nokia – ha affermato ancora Elop – si trova a un punto critico, in cui i cambiamenti sono necessari e inevitabili per poter andare avanti. Oggi stiamo accelerando questo cambiamento attraverso un nuovo percorso, volto a riguadagnare la leadership del segmento smartphone, a rafforzare la nostra piattaforma mobile e a realizzare nuovi investimenti in futuro”.

 

Con l’adozione del sistema operativo Microsoft, Symbian diventerà una piattaforma ‘in franchising’ con un forte valore aggiunto dato dai precedenti investimenti: nell’anno in corso Nokia conta di vendere ancora almeno 150 milioni di smartphone Symbian e non vuole perdere la fedeltà degli oltre 200 milioni di utenti che stanno utilizzando la piattaforma. Allo stesso tempo MeeGo – il sistema nato dalla collaborazione con Intel – diventerà un sistema open source, che potrà sfruttare la sua versatilità su una miriade di dispositivi, dai tablet ai sistemi di intrattenimento per il settore automobilistico.

Dal primo aprile, quindi, sarà operativa la nuova struttura, basata su due unità di business: Smart Devices e Mobile Phones, la prima sarà diretta da Jo Harlow e focalizzata sui dispositivi di fascia alta – il segmento i cui Nokia ha perso di più – la seconda sui cellulari tradizionali.

La divisione Smart Devices ingloberà le unità Symbian Smartphones, MeeGo Computers e Strategic Business Operations e si occuperà di realizzare il portafoglio dispositivi basati su Windows Phone.

Mobile Phones, guidata da Mary McDowell, guiderà la strategia verso il “prossimo miliardo di utenti web”; la divisione Markets – guidata da Niklas Savander – sarà responsabile della vendita e delle strategie commerciali e di comunicazione, mentre i servizi saranno curati dalla divisione Services and Developer Experience, affidata a Tero Ojanpera.

NAVTEQ sarà gestita da Larry Kaplan, mentre il CTO Office, responsabile delle attività e delle strategie tecnologiche, sarà guidata da Rich Green. Il design dei dispositivi sarà competenza di Marko Ahtisaari, la responsabilità finanziaria sarà di Timo Ihamuotila e il corporate development sarà affidato a Kai Oistamo.

 

Riguardo il futuro prossimo, Elop ha sottolineato che il 2011 e il 2012 saranno anni di transizione. Per l’anno in corso, la società attende una significativa crescita dei ricavi, che proseguirà anche sul lungo periodo, ma non ha fornito target annuali a causa – ha spiegato Elop – “del processo di trasformazione in corso e dell’incertezza delle prospettive di mercato” che rendono inappropriato un simile annuncio ora. I dati sugli obiettivi annuali, ha detto ancora, saranno indicati “quando le circostanze lo consentiranno”.

 

La mancata indicazione dei target ha tuttavia pesato sul titolo, che in mattinata ha perso il 9%.

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