Fibra ottica: cresce il mercato europeo. A Milano il primato tra le capitali Ue

di Alessandra Talarico |

Si chiude oggi a Milano l'FTTH Conference, il più grande evento dedicato alla fibra ottica nel mondo che quest'anno ha avuto come tema la 'Creazione di un futuro più luminoso'.

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FTTH

La fibra ottica (anche conosciuta come FTTH – Fiber to the Home) è una soluzione che garantisce la connessione Internet alla più alta velocità in assoluto, in grado di raggiungere case, palazzi e uffici. Grazie alla fibra, ad esempio, è possibile scaricare file almeno 10 volte più velocemente (ad esempio un DVD) che con l’ADSL, è possibile inviare file come ad esempio le foto quasi alla stessa velocità di quando si scarica qualcosa e avere accesso a una larga scelta di applicazioni interattive, come la comunicazione video con amici, familiari e colleghi, giochi, video on demand, telelavoro, informatizzazione di servizi sanitari e altro ancora.

Il nostro Paese, nonostante i ritardi e le polemiche che circondano lo sviluppo rete internet di nuova generazione (NGN), risulta uno dei maggiori mercati d’Europa in termini di cablaggio e adozione della fibra ottica. Lo confermano i dati preliminari resi noti nell’ambito dell’FTTH Conference in corso di svolgimento a Milano, secondo cui a fine dicembre 2010, sono oltre 2,5 milioni le abitazioni cablate e 348 mila gli abbonati che utilizzano la fibra ottica. In Europa si contano attualmente quasi 3,9 milioni di abbonati (8,1 milioni compresa la Russia), con una crescita del 18% in soli sei mesi (luglio-dicembre 2010).

 

Il numero di abbonati in fibra ottica in Italia è all’incirca il 13,7% del totale del numero delle abitazioni cablate.

La città natale della fibra ottica in Italia è Milano, dove 10 anni fa, Fastweb ha unito le forze con AEM (oggi A2A) per costruire una rete che oggi offre possibilità illimitate di comunicazione, di progresso e di innovazione.

 

“Fastweb – ha sottolineato Enrico Pietralunga, service and design planning manager di Fastweb – ha iniziato partendo dall’idea di sostituirsi completamente all’incumbent nel rapporto coi consumatori, quindi pensando a un tipo di connettività che fosse indipendente dalla rete di Telecom Italia”.

Il piano consisteva nella creazione di una rete in fibra end-to-end basata sul protocollo IP per il trasporto di tutti i servizi – voce, accesso a internet, televisione e video on-demand – Una singola rete integrata che ha consentito alla società di gestire la rete a un costo inferiore rispetto agli incumbent.

All’inizio del 2000, quindi, Fastweb ha iniziato a offrire servizi a consumatori e aziende milanesi sulla rete in fibra di Metroweb. Negli anni successivi – grazie anche a un’IPO in cui sono stati raccolti 1,67 miliardi di euro – la società ha cablato 750 mila abitazioni connettendo circa 145 mila utenti alla sua rete.

 

Fastweb si è anche trovata in una posizione inusuale nel contesto europeo, non avendo concorrenza da parte di operatori satellitari o via cavo. L’operatore ha offerto pacchetti triple-play molto competitivi sul fronte dei prezzi e ha rapidamente iniziato a espandere la gamma dei contenuti.

“Bisogna pensare – ha affermato ancora Pietralunga – che quando abbiamo iniziato, le università e le grandi aziende utilizzavano connessioni da 2Mbps. Noi abbiamo portato la velocità a 10Mbps anche per i clienti residenziali, con un effetto abbastanza dirompente”.

Quando venne introdotto, nel 2003, l’unbundling del local loop, anche la strategia di Fastweb è cambiata: la società ha continuato a distribuire la fibra ma ha iniziato anche ad aggiungere connessioni Adsl, allargando notevolmente la base utenti.

 

Il capoluogo lombardo, è oggi una delle città più dinamiche per quanto riguarda la fibra ottica: con i 275 mila chilometri già posati, dispone della rete più grande d’Europa e con il 70% delle vie il 60% degli edifici e l’80% delle proprietà immobiliari già cablate, supera infatti Madrid, Londra, Barcellona, Stoccolma, Parigi, Francoforte, Amsterdam e Bruxelles.

 

La situazione è destinata a migliorare se il progetto “Fibra per l’Italia” sarà portato avanti. Tale progetto, lanciato congiuntamente da Fastweb, Vodafone e Wind, punta diffondere la fibra ottica raggiungendo 20 milioni di persone nelle 15 più grandi città d’Italia entro il 2015. L’iniziativa è partita come progetto pilota a Luglio 2010, nel quartiere residenziale di Collina Fleming a Roma e ha coinvolto 7000 abitazioni. Telecom Italia, dal canto suo, ha annunciato che collegherà 138 città con la fibra ottica entro la fine del 2018, mentre sette operatori italiani, compresa la stessa Telecom Italia, hanno recentemente annunciato un protocollo d’intesa con l’intenzione di creare un’infrastruttura nazionale in fibra per l’accesso aperto nelle aree che nessun operatore ha ancora cablato.

“Siamo lieti che gli operatori italiani abbiano deciso di collaborare tra loro per creare reti in fibra ottica in un quadro di reciproco vantaggio, soprattutto in questo anno in cui sarà proprio l’Italia ad ospitare il nostro evento più importante”, ha sottolineato Hartwig Tauber, direttore generale di FTTH Council Europe. “Questo è un esempio ispiratore di come gli operatori possano lavorare insieme per rendere la fibra ottica una vera e propria realtà, pur mantenendo un mercato competitivo in termini di servizi”.

“La fibra ottica sta diventando davvero un fenomeno internazionale”, ha aggiunto Chris Holden, Presidente di FTTH Council Europe. “Nella seconda metà del 2010, la Turchia è stata il 18° paese a entrare a far parte della Classifica FTTH per l’Europa. I mercati emergenti sono estremamente dinamici e spesso entrano direttamente nelle posizioni alte della classifica, superando i mercati più maturi dell’Europa del nord e dell’ovest. Sta diventando sempre più evidente che le principali economie, come Germania, Spagna e Gran Bretagna, hanno bisogno di dare un’accelerata o rischiano di restare indietro”.