eBook. Teresa Cremisi (RCS Mediagroup): ‘Investire con prudenza, consapevoli delle frontiere linguistiche e dei diversi gusti culturali’

di Raffaella Natale |

Resta ancora in sospeso la questione della negoziazione dei diritti d’autore e del giusto tasso di Iva.

Europa


Teresa Cremisi

Gli editori puntano ormai al digitale, consapevoli che per rimanere forti sul mercato si dovrà investire sugli eBook. Gli ultimi dati finanziari presentati da Amazon, il più grande store online del mondo, confermano questa tendenza: una trimestrale da più di 10 miliardi di dollari grazie alle vendite di milioni di Kindle ed eBook che hanno ormai superato quelle dell’edizioni tascabili (Leggi articolo).

La competizione a livello mondiale si è sviluppata intorno ad attori maggiori pronti a rompere i tradizionali codici come Amazon che porta avanti una politica aggressiva sul versante dei prezzi, Apple con una strategia più localizzata su iBooks e Google Editions (Google eBooks) che punta sul proprio programma di digitalizzazione di Google Books e sulla potenza degli algoritmi di ricerca che consentono di includere le pagine dei libri nei risultati di ricerca.

 

Da novembre Amazon è presente anche in Italia dove in pochi mesi ha già registrato 4 milioni di utenti unici. Il successo è quello d’aver offerto prodotti a prezzi bassi e cavalcato l’onda dei dispositivi multipiattaforma. Tablet, smartphone, eReader…tutti sono affascinati dai nuovi strumenti mobili. Le vendite aumentano e anche le applicazioni che consentono agli utenti di sfruttarli nei modi più diversi.

Gli eBook costano meno, sono scaricabili in pochi secondi, permettono l’interazione con altri servizi. Te li puoi portare dietro con facilità e leggerli anywhere e anytime.

 

Teresa Cremisi, presidente di Flammarion (quarta casa editrice francese di proprietà dell’italiana RCS Mediagroup), ha parlato di una nuova strategia che vede impegnata la propria società sul mercato digitale.

Insieme a Gallimard e Seuil, ha creato Eden, piattaforma digitale che mette a disposizioni cataloghi dei tre editori sempre più ricchi. A fine anno erano disponibili circa 5 mila titoli.

Bisogna investire con metodo – ha dichiarato la Cremisi  – su questo mercato nascente ed evitare passi falsi come può accadere quando si intraprendono muove avventure“.

Consapevoli anche che l’Europa non otterrà subito i risultati eccellenti che gli Stati Uniti hanno già messo a segno.

 

Gli Stati Uniti sono il primo mercato del mondo con delle vendite che raggiungono i 594 milioni di euro nel 2010. Precedono il Giappone, pioniere in questo comparto, che registra 527 milioni di euro. I mercati europei presentano tassi più modesti ma con una notevole crescita dell’80%. (Fonte Idate)

 

Sicuramente le istituzioni dovranno incentivare e sostenere il settore con i giusti provvedimenti. In Francia, ha spiegato la Cremisi, l’industria è stata aiutata dalla riduzione dell’Iva al 5,5% per i libri digitali invece che al 19,6%.

In Italia, Key4biz ha inteso dare il proprio contributo al dibattito in corso, promuovendo la campagna nazionale per la riduzione dell’Iva degli ebook, dall’attuale 20% (del software) al 4% (dei libri cartacei).

 

Per quanto riguarda un altro argomento di centrale importanza, la negoziazione dei diritti d’autore su scala mondiale, la Cremisi resta piuttosto scettica: “Mi pare del tutto assurda la possibilità di prevedere un agente che negozierebbe con un solo editore per tutti i Paesi”.

E ha commentato che a ostacolare una simile ipotesi ci sarebbero frontiere linguistiche marcate e differenze culturali molto forti: “Successi mondiali come “Harry Potter” o “Twilight” sono casi isolati”.

“Internet – ha sottolineato – favorisce l’internazionalizzazione del sapere ma non cambia i gusti culturali”.

 

Secondo uno Studio di Idate, a fine 2010 il mercato dell’eBook è decollato in Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti.

Il Report rileva come ormai tutti i generi letterari stanno progressivamente passando al digitale. Marc Leiba, consultant senior di Idate, ha sottolineato che tuttavia alcuni generi hanno una fetta di mercato digitale più importante. Si tratta dei thriller, dei romanzi sentimentali così come i libri di fantascienza.