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Vimpelcom-Wind: Telenor ricorre all’arbitrato per bloccare la fusione

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L’operatore norvegese Telenor ricorrerà all’arbitrato contro Vimpelcom e Altimo per bloccare l’acquisizione, da parte del conglomerato russo, degli asset di Wind Telecom di Naguib Sawiris.

 

All’inizio del mese, il board di Vimpelcom ha approvato l’operazione da 6,5 miliardi di dollari, ma si è scontrato con la dura opposizione di Telenor, che controlla il 40% di Vimpelcom e ritiene che l’accordo sia eccessivamente favorevole a Sawiris. Alfa Group, che fa capo ad Altimo, ha tentato di mediare ma i risultati non sono stati, evidentemente, quelli sperati.

 

Anzi, Telenor ha accusato Altimo di stare giocando sporco e di stare tentando di mettere il gruppo in una posizione minoritaria in seno al consiglio.

Da qui la decisione di ricorrere all’arbitrato internazionale per dimostrare che la proposta di acquisizione, sulla base dell’accordo tra azionisti, non è una “transazione M&A” e per stabilire se Telenor abbia o meno la possibilità di esercitare il diritto di prelazione quando verranno emesse le nuove azioni di VimpelCom destinate agli azionisti di Wind Telecom.

Il portavoce di VimpelCom, Elena Prokhorova, ha confermato che il gruppo ha ricevuto la notifica di arbitrato da parte dei Telenor, ma non ha rilasciato alcun commento in proposito.

 

Altimo, dal canto suo, ha reso noto che si opporrà strenuamente alle accuse di Telenor e si dice fiducioso nella vittoria.

La posizione secondo cui l’accordo con Wind Telecom non sia una transazione M&A “è contraria a quella espressa da tutti gli altri che hanno valutato la situazione”, rende noto il gruppo in un comunicato, secondo cui Altimo “continua a credere che la proposta sia strategicamente e finanziariamente vantaggiosa per Vimpelcom e i suoi azionisti”.

 

Ci vorranno comunque un paio di mesi prima che il tribunale dell’arbitrato di Londra inizi a valutare il dossier e un anno almeno per avere una sentenza.

E’ dunque ancora troppo presto, per gli analisti, per capire se Telenor sfrutterà una sentenza in suo favore per acquistare nuove azioni Vimpelcom o se ci saranno altre implicazioni in seguito alla chiusura del processo.

La dura opposizione di Telenor, temono in molti, potrebbe concludersi con il pollice verso alla fusione da parte degli azionisti di minoranza, che si riuniranno in assemblea il 17 marzo. Per essere approvata, la transazione deve infatti ottenere il via libera di almeno un terzo degli azionisti di minoranza. Un traguardo non proprio scontato anche alla luce del negativo andamento del titolo Vimpelcom dopo l’approvazione della fusione.

Telenor potrebbe anche chiedere un cospicuo risarcimento danni se il tribunale giungesse alla conclusione che l’operazione non rispetta i diritti degli azionisti.

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