Pirateria: Emule Paradise in Tribunale. Si apre il più grosso processo in materia di file-sharing illegale di film che riguarda la Francia

di Raffaella Natale |

In due anni il sito ha guadagnato 400 mila euro dal downloading illegale e ora il suo fondatore rischia fino a tre anni di carcere.

Francia


Vincent Valade

Vincent Valade, 24 anni, creatore del sito internet Emule Paradise è comparso oggi davanti al tribunale di Parigi per aver permesso il downloading illegale di più di 7.000 film tra il 2005 e il 2006. Si tratta del più grosso processo in materia di pirateria che riguarda la Francia.

 

Perseguito per la distribuzione di film senza l’autorizzazione degli aventi diritto, il giovane dovrà rispondere di furto di contenuti audiovisivi e file-sharing illegale attraverso il programma eMule.

Il sito, creato nel 2005 quando Valade aveva solo 19 anni, aveva una vasta library di film, addirittura delle anteprime come ‘Il Codice Da Vinci”, “Superman Returns” o “Les Choristes” e registrava più di 300 mila visitatori al giorno.

 

Secondo gli inquirenti, Valade, grazie alla vendita di spazi pubblicitari, avrebbe avuto entrate stimate in 416 mila euro e versate su due conti domiciliati a Cipro e nel Belize. Accanto al giovane hacker comparirà infatti in tribunale anche la società pubblicitaria Net Avenir.

 

Valade e gli altri accusati rischiano fino a tre anni di carcere e una multa di 300 mila euro per contraffazione e distribuzione di software al fine di consentire la pirateria e per dissimulazione dell’attività.

Senza contare il risarcimento di danni e interessi reclamati dagli aventi diritto che si sono costituiti parte civile. Tra gli altri figurano l’Associazione dei produttori cinematografici (APC), la Federazione dei distributori di film (FNDF), l’Associazione dei produttori indipendenti (API), Galatée Films, Pathé Renn e anche l’umorista Jean-Yves Lafesse.