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mPayment: è su NFC che si gioca la prossima battaglia tra Apple e Google

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Mentre c’è chi prevede che presto i telefonini intelligenti arriveranno a sostituire le carte di credito (leggi articolo), sembra proprio che sull’NFC si giocherà la prossima battaglia tra Google e Apple, entrambe impegnate nello sviluppo di nuove funzionalità mPayment, in grado di trasformare gli smartphone in portafogli elettronici.

Il nuovo servizio di pagamenti e pubblicità mobile targato Mountain View dovrebbe debuttare entro la fine di quest’anno e permetterà di fare piccoli acquisti soltanto passando il telefonino di fronte a un apposito registratore di cassa. Un singolo chip NFC installato sul telefonino conterrà le informazioni bancarie dell’utente, buoni sconto, carte fedeltà e abbonamenti. Sarà inoltre possibile effettuare acquisti online: passando il dispositivo su un cartellone cinematografico, ad esempio, si potranno leggere le recensioni del film ed eventualmente acquistare il biglietto. I test per il nuovo servizio saranno effettuati sul Nexus S, sviluppato da Samsung.

Una miriade di attori si è lanciata sul mercato dei pagamenti mobili – Verizon Wireless e T-Mobile si sono unite e hanno creato la JV Isis, che dovrebbe iniziare a commercializzare servizi NFC il prossimo anno, Visa sta testando un proprio servizio, e PayPal lo lancerà quest’anno – ma Google sembra essere in una posizione, anche in questo caso, privilegiata. Circa 300 mila smartphone Android sono venduti ogni giorno e la nuova versione del sistema operativo di Mountain View – GingerBread, integrata nel Nexus S – incorpora già la lettura delle informazioni dalle etichette NFC. E altre funzionalità saranno aggiunte presto, ha assicurato Andy Rubin.

 

La tecnologia NFC, dunque, potrebbe sostituire il registratore di cassa, abilitando un sistema di pagamento estremamente veloce.

Lo scorso anno, Google ha acquistato la startup canadese Zetawire, che possiede un brevetto per un sistema di pagamento, promozione, e gestione delle identità digitali. Google Venture ha investito anche in Corduro, società texana che ha sviluppato diverse soluzioni di pagamento mobile. Ieri, attraverso YouTube, il gruppo ha quindi annunciato l’acquisizione di SayNow, specializzata nel marketing via cellulare, con l’obiettivo di integrarla a Google Voice.

Da metà dicembre, quindi, Google ha iniziato a distribuire kit NFC ai commercianti di Portland, in Oregon, dove la società sta testano il servizio HotPot. Avvicinando il cellulare a un’etichetta NFC posta sulla vetrina dei negozi, gli utenti ricevono informazioni sugli orari di apertura, commenti dei clienti, tipo di attività svolte dall’esercizio e indicazioni su altri negozi simili nella zona. Un servizio studiato dunque su base locale che consente ai negozianti di interagire di più con i clienti, soprattutto i più giovani.

 

Secondo le stime di iSuppli, nel 2014 saranno oltre 526 milioni i telefonini NFC venduti, dai 220 milioni del 2010.

 

Anche Apple, che lo scorso anno ha assunto Benjamin Vigier, esperto in NFC, è pronta a fare il suo ingresso nel settore e ha depositato un brevetto per trasmettere i pagamenti da un cellulare a un altro via NFC. La tecnologia dovrebbe quindi essere integrata nel prossimo iPad 2 e negli iPhone distribuiti da AT&T, che dovrebbero arrivare nei negozi entro la fine di quest’anno.
La società potrebbe così bypassare le società di carte di credito, a cui paga una percentuale per ogni acquisto effettuato su iTunes e attingere direttamente alle informazioni degli account già attivi (numero di carta di credito, dati bancari, promozioni iTunes), con la possibilità di tagliare i costi propri e quelli dei retailer che vendono prodotti Apple.
 

Il servizio potrebbe partire già dalla metà di quest’anno per consentire agli utenti di iPad e iPhone di pagare, ad esempio, il conto del ristorante o il biglietto del cinema direttamente attraverso il dispositivo.

La tecnologia, ovviamente, potrebbe essere usata anche come nuovo strumento per far arrivare pubblicità personalizzata direttamente agli utenti, sulla base dei loro movimenti, opzione che farebbe lievitare i prezzi degli ads.
Allo scopo, Apple ha creato anche il prototipo di un apposito terminale di pagamento che le piccole imprese potranno usare per ‘leggere’ i dati degli iPhone iPad abilitati al servizio NFC e che potrebbe essere offerto ai commercianti in via gratuita o a un costo molto basso per favorire la diffusione di questo tipo di pagamenti.
 

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