Vimpelcom-Orascom: i russi di Alfa tentano la mediazione e rassicurano gli azionisti sul valore dell’accordo

di Alessandra Talarico |

Alla dura opposizione di Telenor fanno eco i tentativi di Alexei Reznikovich di mettere insieme i pezzi di un accordo 'pienamente valido', ma che gli azionisti non sembrano ancora aver compreso appieno.

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Gli azionisti di Alfa Group stanno cercando di stemperare le tensioni legate alla fusione tra il gruppo tlc russo Vimpelcom e Orascom Telecom del tycoon egiziano Naguib Sawiris.

I soci norvegesi di Telenor, che si oppongono all’operazione, hanno accusato Alfa Group di essere troppo dalla parte di Sawiris, che per ammorbidire la posizione degli azionisti norvegesi ha rinunciato ai diritti di rappresentanza in consiglio. Ma  Alexei Reznikovich, Ceo di Altimo (la holding che controlla Alfa Group), ha fatto intendere che Sawiris potrebbe sempre ottenere un posto in consiglio e rafforzare così la posizione del gruppo egiziano a discapito di altri partner.

“Secondo il nostro punto di vista non ci sono conflitti d’interesse o scandali di sorta e non si mai minimamente parlato di divorzio”, ha affermato Reznikovich in un’intervista a Dow Jones Newswires.

Il board di Vimpelcom ha approvato la fusione con la Wind Telecom (ex Weather Investments) con sei voti favorevoli e tre contrari (quelli dei rappresentanti Telenor), ma l’ultima parola spetta all’assemblea degli azionisti. Il nuovo accordo – rivisto in seguito all’opposizione sempre dei soci norvegesi – assegna ad Alfa e Telenor tre rappresentanti in consiglio ciascuno. Garantirne un anche a Sawiris implicherebbe la revisione del patto degli azionisti, cui Telenor si opporrebbe così come si oppone all’accordo.  Ma prima o poi – secondo Reznikovich – un socio col 20% dovrà essere in grado di partecipare alla direzione dell’azienda e alle decisioni strategiche.

 

La dura opposizione di Telenor potrebbe concludersi con il pollice verso alla fusione da parte degli azionisti di minoranza, che si riuniranno in assemblea il 17 marzo.

Per essere approvata, la transazione deve ottenere il via libera di almeno un terzo degli azionisti di minoranza. Un traguardo non proprio scontato anche alla luce del negativo andamento del titolo Vimpelcom dopo l’approvazione della fusione.

Reznikovich, ritiene comunque che Telenor non cederà le azioni Vimpelcom – Alfa, del resto non è disposta a comprarle – e che il calo del titolo in Borsa è da ascriversi al fatto che “…gli investitori non hanno ancora capito a pieno il valore dell’accordo”. A loro, Reznikovich assicura che i dividendi non saranno toccati e potrebbero, anzi, aumentare nei prossimi 2 anni.

 

Non esiste, però, assicura Reznikovich, un’alleanza ‘a se’ con Sawiris: semplicemente i suoi interessi e quelli di Alfa coincidono.