Cinema & Energia. Scienze, materie, linguaggi al centro del convegno internazionale tenutosi al Teatro Palladium di Roma

di di Alessia Laudati |

Giorgio De Vincenti: Affrontare il tema dell'energia significa convocare sofisticate e differenti competenze presenti in campi del sapere che abitualmente non dialogano tra loro e attendersi, dal loro incontro, indicazioni.’

Italia


Alessia Laudati

Il Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo di Roma Tre, ha organizzato nei giorni 9-11 dicembre al Palladium di Roma, il XVI convegno internazionale dal titolo Cinema & Energia. Che forma assume lo sguardo contemporaneo di artisti, studiosi e scienziati quando incontra  la materia e la forza che inevitabilmente ne scaturisce, l’energia? Le risposte, oggetto del convegno, sono molteplici ma l’orizzonte comune.

 

Il confronto con la natura esige rispetto e consapevolezza. Solamente in questa maniera è possibile rapportarsi con universo tanto complesso e sublime.  

“Affrontare il tema dell’energia – dice Giorgio De Vincenti, curatore dell’evento con Marco Maria Gazzanosignifica convocare sofisticate e differenti competenze presenti in campi del sapere che abitualmente non dialogano tra loro e attendersi, dal loro incontro, indicazioni per una governance statuale e globale all’altezza dei problemi del pianeta”.

 

La smania di catturare l’energia, domarla e riprodurla in maniera più controllata è prerogativa di tutta l’umanità. Per questo l’impostazione del convegno ha incoraggiato fortemente il dibattito tra varie forme di sapere ed in particolare quelle del  cinema, con un occhio particolare verso la video arte e la scienza. Tra alcune delle personalità che hanno partecipato all’appuntamento, l’artista performer e film-maker newyorkese Amy Greenfield, il teknoartista Giacomo Verde, il fotografo e critico newyorkese Robert Haller, il fisico inglese Mark Buchanan, e l’astrofisico Paolo De Bernardis, il sociologo svizzero Dirk Helbing e l’epistemologo brasiliano Francisco Ortega. E ancora gli interventi dei professionisti impegnati nel campo del rinnovamento tecnologico nel settore 3D come Stefano Rebechi, Presidente DBW Communication e Patrice Vivancos consulente per l’audiovisivo presso la Commissione Europea a Bruxelles.

 

Sempre al Palladium per tutte e tre le giornate, alcuni dei videoartisti più interessanti della scena internazionale hanno esposto le proprie opere nella mostra dal titolo: La videoarte e le interpretazioni della materia-luce a cura di Marco Maria Gazzano, con opere di: Adriana Amodei (Svizzera), Robert Cahen (Francia), Alba D’Urbano (Germania), Ed Emshwiller (USA), Ida Gerosa (Italia), Olga Lucia Hurtado (Colombia), Theo Eshetu, (UK/Italia), David Larcher (UK), Federica Marangoni (Italia), Nam June Paik (Corea/USA), Fabrizio Plessi (Italia), Carlo Quartucci (Italia), Mario Sasso (Italia), Lino Strangis (Italia), Marianne Strapatsakis (Grecia), i Vasulka (USA) e un set televisivo 3D sperimentale.

 

L’ultimo giorno a chiusura dei lavori sono state trasmesse in esclusiva  le immagini e le testimonianze che arrivano dal recentissimo Summit Mondiale sul Cambiamento Climatico di Cancùn in Messico. Tra gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, sociologi, economisti, quello dell’autrice del manifesto no-global Naomi Klein. L’appuntamento ha infine ricevuto una medaglia dal Presidente della Repubblica per il riconosciuto valore e successo dell’iniziativa. Aspetteremo quindi il prossimo anno per vedere quali saranno i temi con i quali il cinema si confronterà nuovamente.

 

 

 

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