Cybercrime: Polizia Postale e Consorzio Abi Lab siglano accordo contro il crimine online

di Antonietta Bruno |

Al centro della collaborazione triennale più incisive attività di prevenzione e controlli mirati a difesa dei servizi di home banking e pagamento elettronico.

Italia


Polizia Postale

La Polizia Postale e la Centrale d’Allarme del Consorzio Abi Lab specializzata nel contrasto agli attacchi informatici, hanno siglato un accordo triennale per incrementare le attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici, nonché per rendere ancora più sicuri i servizi di home banking e gli strumenti di pagamento elettronico.

 

La firma sull’importante documento, che va a rafforzare anche il rapporto di collaborazione tra istituti di credito e forza pubblica, è stata apposta a margine di un incontro tenutosi presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza, dal massimo dirigente della Polizia Antonio Manganelli e dal direttore generale Abi Giovanni Sabatini.

 

Oltre ad un maggiore controllo e alla prevenzione dei crimini informatici, l’accordo prevede anche che attraverso il contatto diretto e costante tra i due organismi, si proceda alla qualificazione standardizzata degli eventi e all’immediata attuazione di valide ed attente azioni difensive. La finalità principe dell’accordo, infatti, è quella di garantire una migliore difesa alla clientela, purtroppo, sempre più minata dall’opera dei esperte organizzazioni criminali bene strutturate e con raggio d’azione spesso fuori confine.

 

Il nuovo accordo cercherà, pertanto, di limitare l’annoso fenomeno, già da tempo sotto osservazione da parte della Polizia Postale e delle Comunicazioni che proprio di recente ha provveduto a realizzare alcuni interessanti video informativi volti a spiegare in modo chiaro e divertente i principali rischi che gli utenti corrono online. Nello stesso tempo, confermando i dati del rapporto Norton Cybercrime Human Impact Report che va ad attestare che il 69% della popolazione italiana ha subito una qualche forma di cybercrime – contro una percentuale mondiale del 65% – e che il 51% degli intervistati ha scoperto il proprio PC infetto da virus o malware, il 10% è stato vittima di truffe online e il 4% ha subito il furto d’identità, ha anche provveduto a ufficializzare l’esito del lavoro svolto nei primi mesi del 2010.

 

Ben 819 sono state le persone denunciate per reati in materia di eCommerce, e 37 gli arrestati. Di grande rilevanza è anche il numero delle persone denunciate per hacking – pari a 2.913 con 76 arrestati – e quelli per reati pedopornografici – pari a 475 denunciati con 51 arrestati. Da gennaio a settembre 2010 invece, il commissariato online della Polizia Postale www.commisariatodips.it, ha ricevuto 757 segnalazioni, 189 denunce e 565 richieste di informazioni per fatti relativi alla rete internet.