Tlc mobili. Italia leader mondiale per diffusione smartphone. Soddisfazione di Calabrò per dati rapporto Ofcom

di Alessandra Talarico |

Per l'Authority britannica, il mercato mobile italiano è maturo: primi non solo per diffusione dei dispositivi intelligenti ma anche per l'uso dei servizi evoluti.

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L’Italia, come riferisce il recente rapporto della Oxford University (leggi articolo) non dispone di reti internet all’avanguardia, eppure, il settore delle comunicazioni elettroniche nostrano vanta molti punti di eccellenza rispetto a molte altre potenze mondiali.

Lo riferisce l’Agcom sulla base, però, dei dati del rapporto International Communications Market Report, stilato nei giorni scorsi dall’Authority britannica per le tlc (Ofcom) e da cui emerge che gli italiani sono i maggiori appassionati al mondo di social network, con  il 66% degli utenti internet del Bel Paese che dispone di un profilo su Facebook.

 

Dal rapporto Ofcom risulta quindi che la penetrazione dei cellulari nel nostro Paese è la più alta al mondo – 150% – e che gli utenti mobili italiani sono tra i primi utilizzatori delle applicazioni più sofisticate.

Buone notizie anche sul versante dei prezzi dei servizi mobili che, dal luglio 2009 al luglio 2010 sono diminuiti del 24% (migliore performance europea) e risultano in assoluto i più bassi (al pari del Regno Unito) rispetto a quelli degli altri Paesi europei.

Un mercato ormai maturo, quindi, anche quello della banda larga mobile italiana, con i prezzi più bassi e il tasso di penetrazione degli smartphone più elevato. Risulta infatti che il 13% delle famiglie utilizza esclusivamente un dispositivo mobile per accedere a internet con una quota di abitazioni servite solo dalla banda larga mobile pari al 29%, mentre il 26% della popolazione sopra i 13 anni e il 66% degli utilizzatori abituali di internet dispone di un cellulare intelligente.
 

Gli italiani, insomma, si confermano grandi appassionati di nuove tecnologie, ma anche grandi fruitori dei servizi e delle applicazioni più gettonate: ampio, ad esempio, l’utilizzo di media players (64%) e di cellulari per l’ascolto della musica (31%).

 

I dati del rapporto Ofcom confermano dunque un’Italia che, nonostante le infrastrutture carenti e la praticamente totale assenza di connessioni in fibra ottica, riesce a fare un buon uso di quello che ha a disposizione.

Come ha sottolineato anche il presidente Agcom, Corrado Calabrò, tali informazioni confermano non solo che i prezzi italiani sono concorrenziali, ma anche che il mercato interno è all’avanguardia in termini non solo di diffusione ma anche di utilizzo delle tecnologie più avanzate.

Il report Ofcom, insomma, smentisce alcun i luoghi comuni e cioè che gli italiani siano fruitori ‘passivi’ dei moderni servizi di comunicazione e che in realtà non ci sia una domanda adeguata di servizi evoluti a banda larga.

“E’ fondamentale dunque – ha affermato Calabrò – superare una logica di compartimentazione con interventi che non rispondono ad una visione d’insieme; ma è opportuno anche superare l’approccio attendista secondo cui prima si creano le condizioni della domanda e poi si investe in nuovi servizi e infrastrutture”.

“Per le nuove tecnologie, i percorsi di creazione e stimolo di domanda e offerta vanno di pari passo e ci sono fin d’ora le premesse per attuare quella svolta digitale che risulta determinante per la ripresa economica e di cui il Paese ha bisogno per protendersi nel futuro”, ha concluso il presidente Agcom.