Google: nuove acquisizioni rafforzano il gruppo e irrobustiscono l’assetto multimediale

di Antonietta Bruno |

E mentre per Widevine Technologies e Phonetic Arts è già cosa fatta, Eric Lefkosky e Andrew Mason rifiutano l'offerta di 6 mld di dollari per la cessione della company Groupon.

Mondo


Google

Widevine Technologies, società specializzata in software antipirateria video su internet e soluzioni tecnologiche per la produzione e diffusione di video, fa ufficialmente parte del patrimonio di Google. La multinazionale di Mountain View, infatti, ha deciso di investire nel settore multimedia e, anche se non sono stati resi noti i termini dell’acquisizione, né tantomeno l’esborso di denaro che sta alla base dell’operazione finanziaria, Google accresce il suo capitale.

 

Nel corso del 2010, oltre quaranta sono state le acquisizioni di società o parti di esse, che hanno irrobustito l’assetto della multinazionale, e tra queste, ultime in ordine di tempo, compare anche la Phonetic Arts. Altro gruppo che ha incontrato l’interesse dei vertici del noto motore di ricerca poiché specializzato nella sintetizzazione vocale.

 

Non è una novità, infatti, l’intenzione di Google di volere migliorare la sua ossatura aziendale, anche in vista del lancio della Google Tv, tant’è che l’ambizione che l’ha spinta a intraprendere questi nuovi percorsi, mira proprio a ottimizzare la fruizione dei contenuti e le operazioni di streaming sulle diverse piattaforme. Stessa cosa, per quanto riguarda la riproduzione vocale e i servizi di navigazione satellitare e traduzione testi.

 

Ma se a buon fine sono andate le ultime due operazioni finanziarie, meno bene è andata la pratica per l’acquisizione della web company Groupon. Per questa Società, il gruppo di Mountain View aveva avanzato un’offerta d’acquisto tra i 5 e i 6 miliardi di dollari.

 

Offerta che non trovato un riscontro nelle intenzione dei proprietari Eric Lefkosky e Andrew Mason che avrebbero invece deciso di mantenere il redditizio sito di shopping online, che attualmente viene visitato da circa 35 milioni di utenti. Al contrario, secondo indiscrezioni riportate sul Chicago Tribune, i due starebbero valutando l’idea di quotarle la compagnia in Borsa.

Sarà realmente così o a breve potrebbe potrebbe esserci una svolta? I prossimi mesi in tal senso saranno di certo decisivi poiché anche le ipotesi azzardate dagli analisti lascerebbero pensare a delle possibili aperture in tal senso.