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Social network: nasce Jumo.com, la prima rete sociale con scopi umanitari

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E’ stato battezzato con il nome di Jumo.com ed è un nuovo social network, attualmente in versione beta, ideato dal co-fondatore di Facebook Chris Hughes, per cercare di mettere in collegamento persone che hanno bisogno di aiuto e chiarimento con persone che attraverso il loro lavoro e la loro esperienza possono trovare una soluzione ai problemi che li affliggono. Una sorta di social network umanitario, insomma, che permette agli utenti di accedere attraverso il proprio username Facebook, di trovare facilmente un’organizzazione umanitaria o un’associazione di volontari con la quale collaborare, scambiare informazioni e contribuire con donazioni in denaro, capacità personali e professionali o, semplicemente, mettendo a disposizione il proprio tempo libero.

 

Una vera e propria sfida, insomma, pensata e lanciata dal coordinatore della campagna elettorale online di Barack Obama, per trarre dalla rete e dalle piazze virtuali, oggi sempre più luogo di ritrovo di adulti e ragazzi, tutti quei vantaggi legati anche al semplice scambio di messaggi, pensieri o consigli gratuiti. 

Un aiuto dalla rete che Chris Hughes vuole lanciare, auspicando che in tutto il mondo si possano creare gruppi di volontari sensibili alle cause umanitarie. Auspicio, in buona parte realizzato poiché pare che già 3.500 tra organizzazioni, associazioni e fondazioni no-profit, abbiano trovato interessante l’iniziativa e abbracciato la causa Hughes. Migliaia anche le istanze, le denuncie e le richieste di sostegno per la risoluzione delle problematiche più varie.

 

Dai consigli utili per sostenere le ricerche e contrastare il virus dell’Hiv, a quelli per la salvaguardia degli animali; dalla violenza sulle donne agli abusi sui minori, dall’inquinamento a livello globale ai disastri ambientali. Tantissime le problematiche, tantissime le domande, e tantissimi i consigli. Tutte istanze e denunce che, come dicevamo, tendono ad ‘unire’  singole persone a organizzazioni e fondazioni che operano nel sociale – perché Jumo in lingua Yoruba sta proprio per ‘unirsi’ – e ancora assieme cercare di creare una rete nella rete in una sorta di auto-aiuto gratuito e senza frontiere.

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