Contenuti: Orange e gruppi editoriali uniscono le forze e dividono i profitti nella nuova edicola digitale

di Antonietta Bruno |

Xavier Spender: ''Una volta mostrata le capacità della nostra offerta andremo a negoziare con Apple, Google e Facebook, perchè diventino nostri partner di distribuzione'.

Francia


Xavier Spender

Ad un anno della trattative e dopo numerosi incontri con i cinque principali quotidiani francesi Le Figaro, Liberation, Le Parisien, L’Equipe e Les Echos e i tre maggiori settimanali d’informazione L’Express, Le Point, Nouvel Observateur, si è finalmente giunti al tanto agognato accordo concretizzato quest’oggi e seguito dall’annuncio della nascita del ‘Gie‘, il ‘gruppo di interesse economico’ che in partnership con l’operatore TLC France Telecom-Orange,ha dato vita ad una vera e propria edicola digitale.

 

L’offerta di contenuti editoriali, che poggia le sue basi sull’ambizioso progetto che mira a superare la crisi economica e punta, tra l’altro, a sviluppare dei formati specifici per la lettura su smartphone e dispositivi per gli eBook,  utilizzerà inizialmente la piattaforma Read&Go ma, secondo i bene informati, sarà completata e resa effettivamente operativa non prima della primavera del prossimo anno.

Il progetto dell’edicola online, spiega a Le Figaro il presidente del neonato Gie, Xavier Spender, prevede che ‘ciascun editore possa fissare in prima persona prezzi dei propri abbonamenti e degli articoli venduti singolarmente’ e ‘mantenere una relazione diretta con i propri clienti’.

 

Inoltre, chi pubblica i giornali si terrà la gran parte dell’introito della loro vendita (pari all’85-90%), mentre il margine di distribuzione per il sito sarà solo del 10-15%.

Condizioni queste, che come sottolineato nelle colonne del quotidiano francese, risultano essere ben più favorevoli di quelle attualmente applicate da Apple che accentra il servizio clienti e trattiene un margine del 30%. ‘Una volta mostrata le capacità della nostra offerta – conclude Spender – andremo a negoziare con Apple, Google e Facebook, perchè diventino nostri partner di distribuzione nel quadro che noi avremo fissato’.