Social media: MySpace si arrende alla superiorità di Facebook e stringe accordo con l’ex rivale

di Antonietta Bruno |

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Facebook e MySpace abbandonano l’ascia di guerra e si stringono la mano a margine di un accordo che li vede uniti nel perseguimento di un unico obiettivo. Quello dell’integrazione dei contenuti, che avverrà attraverso lo strumento  ‘Mashup con Facebook‘,  già a disposizione degli utenti di MySpace a livello mondiale, e che ‘fonde’ i profili delle due piattaforme permettendo di importare su MySpace le informazioni degli account Facebook. Facile è anche il suo utilizzo. Da quanto reso noto dai diretti interessati, “basta un semplice click e tutti avranno al possibilità di trasferire su MySpace interessi e preferenze espressi con l’account di Facebook creando sulla piattaforma di News Corp un flusso di aggiornamenti ancora più ricco e personalizzato”.

 

Da MySpace, infatti, si potranno controllare gli aggiornamenti sui profili Facebook e fare like alle band preferite. Tutto questo, consentirà al gruppo acquistato nel 2005 da Rupert Murdoch per 580 milioni di dollari, di riprendere quota dopo un periodo di calo a tutto vantaggio dei concorrenti tra cui, anche Twitter con i suoi 96 milioni di utenti. (Facebook attualmente ne conta 500 milioni).
Sono, infatti, lontani i tempi in cui MySpace era il social network più frequentato e popolare al mondo: agli inizi del 2009 era la rete sociale più forte, con 253 milioni di utenti registrati. Facebook era ancora lontano, anche se già al secondo posto, con poco più di 200 milioni di utenti, seguito da Windows Live Space al terzo posto e Habbo al quarto.

Tra i primi 10 social network più grandi al mondo non compariva invece Twitter, che fino alla fine del 2009 registrava tra i 25 e i 30 milioni di utenti. Poi le cose cambiarono velocemente, soprattutto per Facebook che ha conosciuto una crescita straordinaria, balzando a 300 prima e a 500 milioni di utenti poi, fino ai 598 odierni.
 

Meno di un mese fa, quindi, MySpace aveva annunciato il restyling del sito con una veste grafica più accattivante e più spazio per i contenuti musicali, attraverso music player che potessero contenere fino a 25 brani. Ma la nuova veste non è servita a frenare l’emorragia di utenti, tanto che il sito è crollato al 47esimo posto tra quelli più visitati.