Apple e la soft SIM: gli operatori europei non ci stanno. iPhone e iPad alla porta?

di Alessandra Talarico |

Se il gruppo di Cupertino dovesse andare avanti nel suo progetto di inserire una sim card integrata nei suoi smartphone, le vendite di iPhone, che dovrebbero essere acquistati a 'prezzo pieno', potrebbero subire un brusco calo.

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iPhone 4

Gli operatori telefonici europei potrebbero abbandonare Apple se la società andasse avanti nel suo progetto di inserire una sim card integrata nei suoi iPhone, opzione che darebbe alla società di Cupertino la possibilità di bypassare gli operatori telefonici e di lanciare il prossimo iPhone senza la necessità di stringere accordi con le Telco. L’azione ‘punitiva’ potrebbe consistere, dicono in molti a denti stretti, nello stop alle sovvenzioni dell’iPhone: su questa posizione, secondo il Financial Times, sarebbero fermi Vodafone, France Telecom e Telefonica, che tuttavia non hanno voluto commentare le indiscrezioni.

 

Al momento, secondo quanto riportato dal quotidiano francese Les Echos, citando non meglio specificate fonti vicine al dossier, Apple ha fatto sapere che il progetto, nato in collaborazione con Gemalto, è stato rimandato al 2012. Anche la società francese partner del progetto avrebbe già ricevuto ‘minacce di blocco degli ordini’ da parte degli operatori europei, che generano il 50% del suo fatturato.

 

La micro Sim annunciata da Apple – costituita da una memoria flash per i dati degli operatori e da una ROM precaricata con tutte le informazioni atte a garantirne il corretto funzionamento e la sicurezza – dovrebbe consentire agli utenti di scegliere l’operatore direttamente all’acquisto o in una fase successiva attraverso un’applicazione scaricabile dall’App Store, senza la necessità di andare presso il punto vendita per l’attivazione. Uno scacco definitivo alle telco, ridotte ancora di più al solo rango di fornitori di rete. Apple potrà così vendere i suoi iPhone direttamente via iTunes, con tanto di abbonamento ed evitare i problemi legati alle barriere tra gli operatori esistenti in Europa.
Diventando un operatore mobile virtuale mondiale, Apple sarà ugualmente capace di gestire il passaggio da una rete a un’altra sulla base delle tariffe offerte dagli operatori senza la necessità di cambiare Sim e potrebbe, eventualmente, iniziare anche a rivendere servizi di connessione, anche se questa ipotesi non sembra nei piani.

Il prezzo all’ingrosso dell’iPhone si aggira sui 600 dollari, ma gli operatori lo fanno pagare molto meno in cambio di un contratto di almeno due anni. Se gli operatori dovessero decidere di ‘fare la guerra ad Apple’ e rifiutarsi di continuare a sovvenzionare lo smartphone, come afferma il quotidiano economico londinese, le vendite globali di iPhone potrebbero scendere di circa il 12%.