Street View: Google si piega al garante privacy UK. Saranno cancellati i dati illeciti

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


Google Cars

Google cancellerà tutti i dati personali raccolti illecitamente dalle Google Cars per il servizio Street View. Lo ha confermato il garante privacy britannico  (Information Commissioner’s Office – ICO) che aveva deciso di riaprire l’inchiesta per violazione della privacy, già avviata e archiviata lo scorso anno, in seguito all’ammissione della società che le Google Cars si sarebbero illecitamente impossessate di informazioni personali come eMail e password dalle reti Wi-Fi incontrate sulla propria strada.

 

In un primo tempo, infatti, l’Autorità britannica aveva assolto Google dopo essere intervenuta in risposta a una denuncia di Privacy International secondo cui il servizio – che fornisce viste panoramiche a 360° lungo le strade e permette agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno – sarebbe troppo invadente.

 

All’epoca, il Garante David Evans, sosteneva come in simili casi dovesse prevalere “il pragmatismo e il senso comune”: ogni immagine di volti o targhe, dice, “deve essere oscurata per proteggere la privacy e limitare le intrusioni”. Google, affermava ancora Evans “è tenuta a rispondere rapidamente alle richieste di cancellazione e alle denunce, come sta facendo in questo momento”, ma non è nell’interesse di nessuno “riportare indietro l’orologio digitale”, soprattutto in un mondo in cui tutti vogliono mostrarsi, e lo fanno, attraverso strumenti come blog, social networks e quant’altro. Del resto, ha sottolineato Evans, anche le televisioni riprendono ogni giorno migliaia di volti di persone per le strade senza il loro consenso, “ma questo è perfettamente legale”.

Allo stesso modo, non esiste una legge contro chi, col telefonino, riprende le persone a loro insaputa, fino a quando chi utilizza la fotocamera non diventi molesto.

Le cose, però, sono cambiate dopo chye la stessa Google ha ammesso le sue colpe, pur assicurando di non aver mai utilizzato in nessun modo i ‘frammenti’ di informazioni collezionate.

L’ICO ha sottolineato che sarà avviata una revisione completa della struttura interna della privacy Google e dei suoi sistemi di verifica dei nuovi prodotti.