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Editoria: Hachette e Google sotterrano l’ascia di guerra. Firmato accordo per la digitalizzazione delle ‘opere orfane’

Italia


Hachette e Google sotterrano l’ascia di guerra. La casa editrice transalpina e la multinazionale americana sono arrivati a patti e hanno annunciato la firma di un accordo che fissa le nuove clausole per la digitalizzazione delle opere in lingua francese ancora coperte da diritto d’autore ma non inserite nei cataloghi, ovvero, fuori dai circuiti commerciali tradizionali.

 

L’accordo tra le parti, così come annunciato alla stampa dall’amministratore delegato di Hachette Livre Arnaud Nourry e dal responsabile di Google Books Dan Clancy, riguarderebbe tra 40 e 50 mila opere tra letteratura generica, testi universitari e manuali di documentazione – tutte opere scelte da Hachette che ha il compito, tra l’altro, di decidere su quali di queste autorizzare la scansione – mentre a Google spetterà il compito di realizzare la versione digitale. Abbastanza contenuto, risulta essere invece l’aspetto economico dell’operazione, che resta comunque importante per via dell’apertura di “breccia nel fronte unito degli editori francesi contro Google”.

 

A tale proposito, non può non saltare alla mente, infatti, la disputa dello scorso mese di dicembre quando il gruppo editoriale Le Seuil aveva denunciato Google per violazione dei diritti d’autore proprio in materia di digitalizzazione dei testi fuori catalogo e il Sindacato nazionale dell’edizione si era unito alla denuncia. A questo, si aggiunga ancora la precedente polemica sollevata circa l’avvio di trattative di digitalizzazione tra Google e BNF o, i vari ricorsi presentati dalla stessa casa editrice Hachette presso il Tribunal de Grande Instance di Parigi, proprio contro Google Books – la biblioteca virtuale di Google. Ricorsi che riguardavano le numerose lamentele degli editori francesi circa la scansione di centinaia di migliaia di libri senza avere preventivamente ottenuto il permesso da parte dei autori e, quindi, dei beneficiari delle opere in questione.

 

Ora finalmente la svolta e l’annuncio dell’accordo tra Hachette Book e Google sulla scansione dei libri, accompagnato tuttavia dall’esortazione da parte del ministro della Cultura e della Comunicazione Frédéric Mitterrand, affinché le parti rispettino il quadro delle consultazioni in corso tra il ministero, gli autori e tutti gli editori. Lo stesso ministro Mitterrand, che intende consultare anche i principali soggetti dell’industria editoriale francese per arrivare ad una sorta di strategia comune, già nei giorni precedenti alla sottoscrizione dell’atto aveva affermato l’importanza di un tale accordo che, oltre al motore di ricerca, coinvolge importanti istituzioni nazionali quali la biblioteca nazionale di Francia.

 

Intanto Google, per le opere oggetto della digitalizzazione, conserverà i diritti di riproduzione oltre che una copia da custodire nel proprio database. Una seconda copia dovrà invece fornirla all’editore francese, che potrà sfruttare come meglio crede. L’accordo,  dunque, permetterà al secondo editore mondiale di libri – controllato da Lagardere – di controllare la digitalizzazione e la vendita delle opere della letteratura francese, per lo più dimenticate ma ancora coperte da copyright.

 

“Una vittoria ‘simbolica’ per gli editori di tutto il mondo”, riporta tra le sue colonne il Financial Times,“contro l’invasione di campo delle web company nel loro territorio”.

Le due società ritengono che l’accordo possa servire da esempio per la conclusione di simili intese anche in altri paesi, come la Spagna.
 

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