eProcurement. 5 mld di euro risparmiati se la PA adottasse i sistemi digitali per acquisire beni e servizi

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Se la Pubblica amministrazione nel suo complesso si avvalesse dell’eProcurement e integrasse le tecnologie digitali nello scambio dei documenti del ciclo dell’ordine (ordine-consegna-fatturazione-pagamenti) tra PA e imprese, potrebbe ottenere un potenziale risparmio di 5 miliardi di euro. E’ la stima emersa nel corso del convegno “eProcurement: una concreta via verso innovazione, efficienza e trasparenza per la PA italiana”, sulla base dei dati di una ricerca basata sull’analisi di 240 Enti della Pubblica Amministrazione che adottano applicazioni di eProcurement, cioè soluzioni basate sulle tecnologie digitali a supporto dei processi di acquisto (Gare e Aste elettroniche, Mercati elettronici e Cataloghi online di operatori privati, Negozi online a supporto delle Convenzioni).

 

Un risparmio consistente, ma ben lungi dall’essere effettivamente raggiunto, visto che il peso di questi volumi sul totale acquisti della PA italiana è ancora abbastanza limitato, pari a circa il 3%. Dei circa 11.000 Enti che costituiscono la PA italiana, circa il 50% ha utilizzato almeno una volta uno strumento di eProcurement ma quasi 2 su 3 di questi Enti si sono limitati a fare qualche acquisto sperimentale, senza una reale programmazione volta a un utilizzo serio di questi strumenti.

 

Le Gare e le Aste elettroniche consentono di ottenere risparmi tra il10% e il 15% sul prezzo di acquisto e di incrementare l’efficienza del processo, riducendo del 30-40% i tempi per espletare le procedure di gara, con notevoli vantaggi per  l’efficacia del processo di negoziazione, per la trasparenza e la riduzione dei contenziosi Nel 2009, ne sono state fatte 4mila (+35% rispetto al 2008) e, tra le diverse tipologie di strumenti analizzati, la percentuale di transato più elevata  (70%) è intercettata proprio dalle gare e dalle aste elettroniche, con un volume di negoziato di oltre 3,5 miliardi di euro (1 miliardo in più rispetto al dato 2008).

I “Negozi online a supporto delle Convenzioni“si attestano a circa 1,3 miliardi di euro (+107%, rispetto al 2008), mentre attraverso i “Cataloghi online dei fornitori” e i “Mercati Elettronici” – che consentono una riduzione dei prezzi di acquisto, una maggiore efficienza sui piccoli acquisti  e una riduzione tra il 30-60% del tempo necessario per gestire l’acquisto – sono gestiti circa 250 milioni di euro (+31% rispetto al 2008). (a.t.)