Vimplecom-Orascom. Il matrimonio si farà, a prescindere da Djezzy. Sawiris: ‘Ricorreremo ad arbitrato internazionale’

di Alessandra Talarico |

Il governo non sembra disposto a spendere più di 2 mld di dollari per l'acquisizione di Djezzy, ma Sawiris non ci sta e si dice disposto a ricorrere all'arbitrato internazionale se le autorità algerine non si siederanno a un tavolo di confronto.

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L’accordo di fusione da 4,7 miliardi di euro tra Orascom Telecom e Vimpelcom si farà, a prescindere dalla sorte dell’operatore egiziano Djezzy. Lo ha affermato il presidente di Orascom, Naguib Sawiris, ribadendo la convinzione che l’operatore mobile – al centro di un contenzioso tra Orascom e il governo algerino – vale più dei 7,8 miliardi a suo tempo offerti dalla sudafricana MTN.

 

L’impero telefonico di Orascom Telecom spazia dall’Iraq al Bangladesh passando dalla Corea del Nord e dal Pakistan, per un totale di 120 milioni di clienti e Djezzy rappresenta uno degli asset più redditizi, ma il governo algerino – che ne ha bloccato la vendita a MTN – vuole nazionalizzarlo e ha nominato un’apposita commissione, che però non giungerà a un esito prima del prossimo anno.

 

Secondo gli analisti, l’incertezza della situazione in Algeria avrebbe messo in forse l’accordo con i russi di Vimpelcom – che appena completata l’operazione assumeranno il controllo anche del 100% dell’italiana Wind – ma Sawiris ha ora rassicurato gli azionisti: l’accordo si farà, anche a costo di ricorrere all’arbitrato internazionale.

 

“Abbiamo inviato una lettera al Primo ministro algerino – ha affermato Sawìris nel corso di una conferenza a Dubai – e l’abbiamo avvertito di tutte le malefatte nei nostri confronti. Le abbiamo documentate per l’ultima volta e abbiamo chiaramente espresso che la soluzione che noi prediligeremmo è quella di un confronto a un tavolo, perché non si capisce come si possa pensare di acquistare qualcosa da qualcuno senza sedersi e confrontarsi”.

“Ora – ha aggiunto – aspettiamo la risposta del governo algerino e se non giungerà o sarà negativa ricorreremo all’arbitrato”.

 

Il tycoon egiziano ritiene infatti che difficilmente il governo algerino sarebbe disposto a pagare un corrispettivo adeguato al valore di Djezzy – ha già reso noto di non essere disposto a versare più di 2 miliardi di dollari – e si è detto convinto che l’obiettivo finale dell’esecutivo sarebbe quello di prendere tempo per abbassare la valutazione della società.

 

Dall’unione tra Orascom e Vimplecom nascerà il quinto operatore mondiale in termini di clienti – il gruppo sarà operativo in 20 paesi in Europa, Asia, Africa e Nord America, con 174 milioni di utenti nella telefonia mobile – con ricavi operativi netti per 21,5 miliardi di dollari (dei quali circa il 35% generato da Wind) e un utile lordo operativo pro forma di 9,5 miliardi di dollari.
Vimpelcom, da canto suo, nasce dalla fusione tra il gruppo russo Alfa e gli asset russi e ucraini della norvegese Telenor: dopo una lunga disputa, l’accordo stipulato lo scorso anno ha dato vita a un gruppo del valore stimato in oltre 23 miliardi di dollari e attivo – oltre che in Russia e Ucraina – anche in Cambogia e Vietnam.

Se l’Algeria dovesse impedire a Vimpelcom di acquisire Djezzy nell’ambito del suo accordo con Orascom, il gruppo russo dovrebbe quindi accontentarsi di un ‘risarcimento’ da parte del governo che però potrebbe essere molto misero rispetto al reale valore di Djezzy, cui a settembre, tra l’altro, il governo ha inflitto una multa di 230 milioni di dollari in seguito alla rivalutazione dei suoi esercizi finanziari 2008 e 2009 da parte delle autorità.