Smartphone o Tablet? Quale che sia il dispositivo, Apple domina, ma in futuro sarà penalizzata dal suo ecosistema ‘chiuso’

di Alessandra Talarico |

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La  crescita del mercato dei cellulari ha subito un leggero rallentamento al terzo trimestre 2010, penalizzata dall’incertezza dell’economia e dalla penuria di componenti e sarà lo stesso anche al quarto trimestre, nonostante l’esplosione del segmento smartphone.

Dopo un 2009 in caduta libera, dunque, il mercato dei cellulari si è parzialmente ripreso quest’anno ma se, nel primo trimestre, la crescita rispetto allo stesso periodo 2009 è stata del 16%, nel terzo trimestre l’incremento è stato del 13% e nel quarto si fermerà al 10%.

 

Secondo Strategy Analytics, “l’intensificazione della guerra degli smartphone avrà un impatto positivo sui volumi di vendita nel quarto trimestre, ma la mancanza di costanza nell’approvvigionamento di alcuni componenti impedirà ad alcuni vendor di raggiungere i livelli di produzione sperati”.

Geoff Blaber, di CCS Insight, ha quindi osservato che “la profusione di smartphone e lo sviluppo dei tablet aumenteranno ulteriormente la pressione sui fornitori di componenti”.

 

Tablet o smartphone che siano, a dominare i mercati è sempre Apple. Secondo i dati forniti da IDC, le vendite di smartphone continueranno a crescere in maniera esponenziale. La società di Cupertino ha segnato nel terzo trimestre una crescita del 91% e ha fatto il suo ingresso trionfale nella top five dei maggiori produttori mondiali – al quarto posto – scavalcando RIM e Sony Ericsson, a conferma del’importanza crescente di questo segmento nel mercato globale dei cellulari.

Nokia, leader del mercato cellulari ma impreparata su questo versante, infatti, ha visto la sua quota di mercato scendere dal 40% al 33% (mantenendo ancora, tuttavia, la supremazia anche negli smartphone), mentre il solo player che è riuscito a limitare i danni è stato Samsung, al secondo posto.

Secondo un altro studio sempre di Strategy Analytics, Apple domina anche nel settore dei tablet, aggiudicandosi il 95% delle vendite del trimestre. In sostanza, dei 4,4 milioni di tablet venduti tra giugno e settembre, 4,2 milioni sono iPad. Android, al secondo posto, non ha raggiunto che il 2,3% del mercato globale, mentre gli altri vendor – Microsoft, RIM e Nokia – messi insieme, si spartiscono il restante 2,7%.

 

Le cose, prevede Strategy, dovrebbero cambiare con il lancio di nuovi dispositivi il prossimo anno. In particolare, l’attenzione è puntata sul Samsung Galaxy Tab che – secondo le previsioni iSuppli – dovrebbe arrivare sul mercato a un prezzo più contenuto dell’iPad, visto che il costo complessivo di componenti e produzione si aggirerebbe intorno ai 214 dollari, contro i 264 dollari dell’iPad, la cui versione più economica, negli Usa è quella offerta con abbonamento da T-Mobile, costa 400 dollari.

 

Sia per il mercato smartphone che per quello tablet, insomma, è previsto un futuro estremamente ‘flessibile’, caratterizzato da una moltitudine di offerte e tecnologie che arriveranno anche da player che fin qui sono rimasti ai margini, come i grandi produttori di Pc, come Dell, Acer e Huawei. Ad avere la meglio, nei prossimi anni, saranno sempre player come Apple e RIM, che hanno scelto un ecosistema ‘chiuso’, contro l’approccio aperto di Google e Nokia con Android e Symbian. Gli analisti di Juniper Research sottolineano, infine, che i vantaggi di un approccio ‘chiuso’ risiedono principalmente nel fatto che le aziende devono supportare un numero minore di dispositivi (Apple, in sostanza, ha solo l’iPhone), ma questo modello presenta anche alcuni svantaggi: col tempo, infatti, la mancanza di integrazione con altri sistemi operativi potrebbe allontanare questi dispositivi dal mercato di massa, dove nel frattempo si saranno affacciati molti nuovi prodotti ‘open’.