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Smartphone. Android sbaraglia la concorrenza, mentre Google querela il governo Usa

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Il sistema operativo mobile Android sta sbaragliando la concorrenza e, negli Usa, ‘motorizza’ ormai il 43,6% degli smartphone venduti, contro il 26,2% di Apple e il 24,2% di RIM. Questi dati, elaborati dalla società di ricerca Canalys, sono pure meno ‘ottimistici’ di quelli resi noti dalla NPD, secondo cui le vendite di smartphone Android si attesterebbero al 44% del totale, in crescita dell’11% rispetto al trimestre precedente, a discapito – principalmente – del BlackBerry che, rispetto all’anno scorso, ha venduto il 53% in meno. I modelli Android più gettonati sul mercato americano sono stati l’LG Cosmos, il Motorola Droid X e l’HTC Evo 3G.

 

A livello globale, secondo Canalys, le vendite di smartphone sono aumentate del 95% a 80,9 milioni di unità – trainate da Brasile, Russia, India, Cina e Indonesia  – e il sistema operativo Symbian resta il più venduto in 37 dei 56 mercati presi in esame, seppure con una quota di mercato passata dal 40% al 33%. Nokia, hanno sottolineato gli analisti, continua a beneficiare del supporto dei due maggiori produttori giapponesi – Fujitsu e Sharp – ma il mercato corre veloce e il gruppo finlandese deve trovare al più presto un modello high-end che possa competere ad armi pari con l’iPhone e i dispositivi Android. Un nuovo smartphone con il sistema operativo MeeGo (nato dall’alleanza con Intel) è previsto per l’inizio del 2011.

 

Apple si piazza al secondo posto tra i vendor con il 17%, seguita da RIM col 15%. Ma l’insieme dei dispositivi motorizzati Android – prodotti da Samsung, HTC, Motorola e Sony Ericsson – ha raggiunto nel trimestre quota 20 milioni di unità vendute a livello mondiale, arrivando a rappresentare un quarto del mercato mondiale smartphone. All’orizzonte, inoltre, anche nuovi modelli prodotti da LG, Huawei e Acer, a conferma del successo della piattaforma Google, ormai presente su una vasta gamma di dispositivi, dalla fascia di prezzo più bassa a quella più alta.

 

Negli Usa, intanto, Microsoft e Google sono sempre più ai ferri corti, tanto che il gruppo di Mountain View è arrivato addirittura a citare in giudizio il dipartimento dell’Interno, che avrebbe scelto per i suoi 88 mila dipendenti i sistemi di messaggistica elettronica di Microsoft, senza considerare per l’aggiudicazione dell’appalto i prodotti Google. Secondo la società, la scelta del governo è stata “eccessivamente restrittiva della concorrenza” ed effettuata in violazione del Competition in Contracting Act.

Il dipartimento dell’Interno, da canto suo, ha ribattuto che i prodotti Microsoft garantiscono una maggiore sicurezza, anche se Google ha ricordato che la prima versione della suite Google Apps for Government è stata la prima soluzione cloud a vincere la certificazione  Federal Information Security Management.

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