Tlc: le trimestrali dei big Ue sotto la lente degli analisti. Previsti risultati ‘piatti o in declino’

di Alessandra Talarico |

Secondo gli analisti di Citi telecom, le telco europee registreranno un aumento dei ricavi legati ai servizi dati, ma continueranno a calare le entrate della rete fissa.

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In vista della pubblicazione dei risultati trimestrali delle telco europee, gli analisti di Citi telecom tracciano un quadro d’insieme in chiaro scuro, prevedendo profitti ‘piatti o in declino’ a causa del calo della telefonate e dell’aumento dell’uso di internet con tariffe flat.

 

Gli operatori europei, secondo gli analisti, dovrebbero registrare un aumento dei ricavi legati ai dati, grazie alla crescente popolarità degli smartphone, e attuare ulteriori tagli ai prezzi, ma i ricavi della rete fissa e le tariffe di terminazione mobile, inevitabilmente, subiranno ulteriori contrazioni. Tra gli indicatori ritenuti positivi, il mantenimento di tariffe mobili ‘stabili’.

Riguardo, nello specifico, il mercato italiano, gli analisti segnalano l’intensificazione della competizione e, relativamente ai risultati dell’incumbent Telecom Italia, che saranno presentati il 4 novembre, attendono un trimestre simile ai precedenti due, con un mercato mobile domestico ‘povero’, compensato però dalla linea fissa, dal taglio dei costi e dalle performance ‘eccezionali’ in Brasile. L’Ebitda consolidato dovrebbe mantenersi su livelli sostanzialmente piatti, mentre il mercato continuerà a tenere d’occhio l’attuazione del piano strategico 2010-2012, focalizzato sul taglio dei costi e la riduzione del debito. Al centro dell’attenzione, anche le nuove strategie in America Latina, in Argentina in particolare, dopo il raggiungimento dell’accordo con la famiglia Werthein per il controllo di Telecom Argentina, dopo un contenzioso durato più di 10 anni.

I risultati di France Telecom (previsti per il 28 ottobre) dovrebbero essere in linea con le indicazioni rese dal gruppo, con ricavi leggermente in calo. Per l’intero esercizio, la società punta su entrate ‘piatte’, escludendo l’impatto – stimato in 1 miliardo di euro – delle recenti misure regolamentari, relative, in particolare, al taglio delle tariffe di terminazione.

France Telecom dovrebbe essere quindi in grado di raggiungere l’obiettivo di un cash flow pari a 8 miliardi di euro. Occhi puntati, quindi, sul mercato domestico che dovrebbe restare ‘debole’ nel terzo trimestre anche se è atteso un aumento degli abbonati alla banda larga, come conseguenza del lancio, ad agosto, dell’offerta quadruple play. Secondo Deutsche Bank, France Telecom dovrebbe anche raggiungere il target di un aumento del 30% degli utenti broadband nel secondo semestre.
 

Risultati in chiaro scuro, quindi, quelli di Deutsche Telekom, che dovrebbero essere resi noti il 4 novembre: Citi prevede un aumento dell’8% – rispetto al + 6,1% del secondo trimestre – dei ricavi legati ai servizi mobili, trainati dalla vendita in esclusiva dell’iPhone. Continuerà, tuttavia, la debolezza sul mercato Usa, dove la diminuzione costante del numero di abbonamenti continuerà a pesare sui margini.

In generale – se si esclude T-Mobile U.K, che ha formato una joint venture con Orange (France Telecom) – gli analisti attendono per DT ricavi in leggero aumento e un Ebitda in calo e guardano con attenzione all’impatto della perdita dell’esclusività sull’iPhone in alcuni mercati (inclusi Germania e Paesi Bassi) e di un calo più veloce del previsto delle tariffe di terminazione mobile.

 

Vodafone renderà noti i risultati trimestrali il 9 novembre: secondo Citi, il gruppo dovrebbe registrare un aumento dei ricavi da servizi nella prima metà dell’esercizio fiscale 2011, dopo un aumento dell’1,1% nel primo trimestre.

Gli occhi saranno puntati sul riesame strategico della società, che secondo l’amministratore delegato Vittorio Colao prenderà in considerazione l’esplosione dei dati sulle reti mobili e il crescente numero di sistemi operativi mobili. L’analista senior Robin Bienenstock di Sanford Bernstein, spera di sentire che “Vodafone si è impegnata a creare valore e ha un piano per raggiungerlo, con una maggiore disciplina negli investimenti e nella gestione del portafoglio”.
 

Restando oltremanica, BT presenterà i risultati l’11 novembre: gli analisti attendono ricavi in calo del 3,5% a 4,94 miliardi di sterline da 5,12 miliardi dello scorso anno. L’Ebitda adjusted è previsto in calo dello 0,7% a 1,41 miliardi di sterline. Per l’esercizio finanziario in corso, BT attende ricavi per 20 miliardi di sterline, risparmi sui costi di funzionamento per circa 900 milioni e un debito inferiore a 9 miliardi. BT attende inoltre un free cash flow di circa 1.8 miliardi di sterline.

Il mercato, sottolineano gli analisti, guarda con attenzione al taglio dei costi e alle performance nelle attività di Pay TV, BT Vision, dopo la vittoria della battaglia sulla trasmissione delle partire della Premiere League.
 

Positive le attese per l’incumbent spagnolo Telefonica, che presenterà i risultati l’11 novembre: l’utile netto dovrebbe crescere del 5% a 2,1 miliardi di euro, con un Ebitda piatto a 5,7 miliardi e ricavi in crescita del 6% a 14,9 miliardi. Gli analisti concentrano la loro attenzione sull’impatto dell’accordo con Brasilcel e sulle performance del mercato domestico, che ancora mostra segni di debolezza. Rilevanti, per li osservatori, anche le novità attese circa l’accordo per l’acquisizione di una quota della Pay TV Digital Plus e le performance in America Latina, che dovrebbero compensare eventuali carenze sul mercato nazionale.

Fatturato piatto, a 3,3 miliardi di euro, infine, per KPN che dovrebbe registrare un utile netto di circa 410 milioni di euro.